Dazi: faranno volare l’economia cinese?

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I dazi faranno volare l’economia cinese?

L’economia cinese è stata la grande protagonista degli ultimi anni. Ufficialmente appartiene ancora al settore degli emergenti ma di fatto si appresta a diventare la prima economia mondiale. Sorpassando anche gli Usa.

I motivi della Grandezza del Dragone

Un primato che è stato ottenuto a caro prezzo. Un po’ con lo sfruttamento dell’enorme potenziale umano che da sempre caratterizza la popolazione cinese. Un po’ anche con regole imposte alle società straniere che hanno scatenato, nel tempo, l’ira del presidente Usa Donald Trump. E la conseguente guerra commerciale e dei dazi, di fatto tuttora in corso.

Una guerra che però, paradossalmente, non solo non ha scalfito la forza di Pechino ma l’ha addirittura rafforzata. Gli ultimi numeri resi noti ad ottobre del 2018, quindi nel pieno delle schermaglie tra Washington e Pechino, dimostravano una realtà innegabile.

La sorpresa dei numeri

Il surplus commerciale del Dragone verso lo Zio Sam era arrivato, a settembre 2018, a 34,13 miliardi di dollari. Record storico che supera anche il precedente di 31,69 miliardi. Non solo ma i dati offrono anche altre novità. Export a +13% e importazioni a +9%, il tutto senza contare le esportazioni cinesi denominate in dollari aumentate del 14,5% a settembre. Un dato che non solo ha battuto le attese, ferme, invece, a un +8,9% ma è cresciuto anche rispetto ad agosto quando il risultato era di +9,8%.

Da qui la domanda: quella guerra commerciale tanto voluta da Trump contro la Cina e sostenuta anche dai democratici, si rivelerà una guerra inutile?

Dazi: una guerra inutile?

La risposta, in realtà, è un Nì. Infatti per quanto i numeri confermino una crescita nonostante le tariffe, è plausibile pensare che l’economia cinese abbia approfittato di una serie di ordinativi scattati poco prima dell’arrivo dei dazi. In altre parole le conseguenze più forti sull’economia del Dragone potrebbero vedersi solo nei mesi successivi.

Le previsioni per l’economia cinese

Ad ogni modo si tratta di una risposta complessa. Pechino infatti è ormai un’entità determinante per alcuni settori dell’economia mondiale. Un esempio sono le materie prime e gli energetici. I dati ufficiali vedono un 6,5% (annualizzato) ormai lontano. Le prospettive confermate dalle autorità centrali, vedono un Pil per i prossimi anni, oscillare tra il 6% e il 6,5%. Ma solo nella migliore delle ipotesi. Anche per questo motivo i vertici politici hanno deciso di collaborare con Washington per trovare una soluzione alla sempre più pericolosa guerra commerciale.

 

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