Dazi e la tregua fra Cina ed Usa

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Dazi: è tregua, ma durerà?

Il G20 di Buenos Aires ha portato di per se stesso risultati limitati.

Al rinnovo degli accordi commerciali non è seguita l’auspicata adesione deli Stati Uniti al trattato sull’ambiente di Parigi.

Il meeting è stata però l’occasione per una serie di incontri bilaterali che hanno portato a miglioramenti del clima su vari fronti.

Incontro fra Trump e Xi Jinping sui dazi

In particolare l’incontro tra Trump e Xi Jinping ha dato esiti positivi.
I due leader si sono infatti accordati per una tregua di 90 giorni nella reciproca applicazione di dazi doganali.

Da un lato la Cina diminuirà e/o abbatterà totalmente le tariffe sulle auto importate di provenienza americana.

Dall’altro gli Stati Uniti sospenderanno l’applicazione dei dazi sui prodotti cinesi.

Inoltre l’accordo prevede che la Cina incrementi considerevolmente l’importazione di prodotti Made in USA al fine di ridurre il pesantissimo disavanzo che la bilancia commerciale registra da anni a sfavore degli USA.

Vi è da dire che Trump aveva già detto che le sue mosse in team di dazi erano più che un progetto a lungo termine, una modalità per accedere a una trattativa seria coi cinesi.

E da bravo imprenditore sta riuscendo nel proprio intento.

Distensione sui dazi ed effetti sulle borse

E le borse stanno apprezzando molto questa impostazione più pacifica.
Le chiusure asiatiche con Hang Seng a +2.41% che Shangai Composite a +2.57% premiano questa intesa che ripropone un commercio internazionale più disposto al libero scambio.

Anche le borse europee e le pre-aperture dei futures USA indicano con chiarezza che i toni più pacifici raggiunti sul tema dei dazi erano una discriminante decisiva per un dicembre borsistico più sereno.

Ora starà a Powell, nei prossimi giorni in audizione al Senato e prima di Natale  col meeting FED, calcare o meno la mano sul tema dei tassi e  confermare  questo rally o rallentarlo.

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