Dati macroeconomici e attese sui mercati per la prossima settimana

dati macroeconomici

 Nella settimana dopo le banche centrali e le loro fortissime manovre monetarie, l’attenzione tornerà sui dati macroeconomici.

Dati macroeconomici che promettono una settimana al cardiopalma, ricca di spunti e di potenziali picchi di volatilità alla pubblicazione di numerosi dati.

Difficilmente i numeri pubblicati potranno ora come ora condizionare il trend di fondo che pare orientato al rialzo.

Però attenzione, dopo le chiusure di venerdì in chiara lettera qualche fattore poco brillante potrebbe innervosire parecchio gli analisti.

Considerato anche che l’ingordigia sui tagli negli USA, da Trump ai grandi operatori di mercato, non è stata certamente soddisfatta nella misura adottata da Powell.

Ma, in ogni caso, non sarà settimana piatta e i dati macroeconomici faranno la loro parte.

Vediamoli.

Ancora i numeri tedeschi per capire. Il calendario economico

Pronti via e saranno i dati sui direttori degli acquisti del settore manifatturiero tedesco a chiarire se il settore sta tenendo o precipitando.

Quasi superfluo specificare che il DAX non sarà immune da reazioni a questa pubblicazione.

Interessanti poi anche i numeri sul settore dei servizi sia in Germania che nell’UE. Anche se sappiamo bene, quanto specie in questa fase, sia il manifatturiero il segmento a destare la maggiori preoccupazioni e di conseguenza le attenzioni.

Il martedì sarà poi sempre l’IFO tedesco a dare impulso alla speculazione seppur di breve.

Mentre nel pomeriggio stessa rilevanza avrà specie sui listini USA il rapporto sulla fiducia dei consumatori.

Dati macroeconomici come cardine per le Borse?

La stessa fiducia arriverà mercoledì dalla Germania sui desk operativi.

Potrà eventualmente scardinare il trend in atto? Difficile ma sul breve attendersi picchi di volatilità è alquanto probabile.

I dati immobiliari del pomeriggio USA paiono destinati a lasciare poca traccia, solo in caso di forte negatività potrebbero accendere qualche miccia sulla parte lettera dei book di borsa.

PIL USA: una botta per Trump o per Powell?

Giovedì tutti gli occhi saranno puntati sull’attesissimo dato sul PIL americano già visto in crescita calante al 2% dal consensus degli analisti.

Così fosse, Trump tornerebbe a strillare contro Powell per la sua morigeratezza sui tagli dei tassi.

Ma se viceversa le attese fossero battute, Powell prenderà forza e ,pur senza unirsi ai falchi già presenti nel suo desk, avrebbe maggiore supporto nel frenare i bollenti spiriti di chi vorrebbe una FED pronta a portare i tassi a zero.

Venerdì oltre a seguire con al consueta curiosità l’asta dei nostri BTP saranno nuovamente i dai macroeconomici USA a farla da padrone.

Registremo infatti la pubblicazione degli ordinativi dei beni durevoli e l’indice dei prezzi delle spese personali.

Il primo meglio delle attese e il secondo calmierato porteranno forse anche euforia sulle Borse USA.

Attenzione invece all’ipotesi di un calo degli ordinativi seguito da un incremento dei prezzi…in questo caso occhio alle coperture dei portafogli!

Proiezioni settimanali  per i mercati internazionali più importanti*

*a cura di Gerardo Marciano

 
strumento tendenza area di massimo attesa area di minimo attesa punto di inversione ribassista
Future Ftse Mib Rialzo  22.575/22.430 22.020/21.880 21.595
Future Eurostoxx Rialzo  3.616/3.591 3.547/3.526 3.490
Future Dax Rialzo  12.711/12.615 12.419/12.327 12.174
S&P 500 Rialzo  3.057/3.044  3.012/2.999  2.977

Scenario atteso per la settimana  del 23 settembre

I minimi attesi dovrebbero formarsi entro martedì, al massimo mercoledì mentre i massimi  nella giornata di venerdì. Una variazione invece ovvero i massimi che si formano entro mercoledì potrebbero portare ad un successivo ritracciamento fino al 2/3 ottobre.

Il 25 settembre scade un setup annuale. In queste date nel 90% dei casi si formano minimi/massimi assoluti/relativi.

 

Consigliati per te