Dal rischio crollo al record, perché Piazza Affari ad ottobre può salire del 10%

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Dopo un settembre negativo per le Borse, con ottobre appena iniziato, adesso gli operatori si domandano cosa accadrà questo mese ai mercati azionari. In maniera particolare questa domanda se la fanno gli investitori italiani riguardo Piazza Affari. Una domanda lecita per chi ha già degli investimenti in Borsa e per chi invece vuole investire. Un suggerimento ce lo potrebbero dare le statistiche. Come si è comportata la Borsa di Milano negli ultimi 10 anni? Dal rischio crollo al record, perché Piazza Affari ad ottobre può salire del 10%.

Dalle statistiche una sorpresa

La Borsa ha una stagionalità e quindi possono essere d’aiuto le statistiche che ci dicono le performance dei mercati azionari negli anni precedenti. Se andiamo a verificare i risultati mensili dal 2010 ad oggi della Borsa di Milano si avrà una sorpresa. Dal 2010 a oggi solo in tre occasioni la Borsa di Milano ha fatto segnare un segno negativo nel mese di ottobre.

Lo scorso anno il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB), l’indice maggiore di Piazza Affari, ha perso oltre il 5% ad ottobre. Il 2020 è stato un anno molto particolare segnato dalla pandemia. Inoltre dopo un’estate di riaperture ad ottobre in Italia sono scattate nuovamente le chiusure, che inevitabilmente hanno pesato sull’andamento del mercato azionario.  Ad ottobre del 2018 la Borsa di Milano ha fatto addirittura peggio, con un calo di oltre l’8%. Per Piazza Affari tutto il 2018 è stato un anno negativo. Anche ottobre del 2014 è stato un anno in rosso con un ribasso del 5%.

Dal rischio crollo al record, perché Piazza Affari ad ottobre può salire del 10%

Ad eccezione di questi tre anni, dal 2010 ad oggi la Borsa di Milano ha sempre chiuso il mese di ottobre in positivo. In alcuni casi la performance è stata notevole. Nel 2013 l’indice Ftse Mib ha chiuso con un guadagno di oltre il 10%. Il 2013 è stato l’anno del recupero della nostra economia dopo la crisi di fine 2011 e il primo semestre del 2012. L’Italia rischiò un default e solo l’intervento di Mario Draghi allora presidente della BCE, evitò il peggio.

Dopo la forte recessione il 2021 può essere considerato l’anno del rimbalzo, ce lo dicono tutti i dati macroeconomici. La fiducia sulla nostra economia sta crescendo e quindi i riflessi positivi potrebbero arrivare anche in Borsa. Magari si potrebbe assistere a una replica del 2013 con un rialzo del 10%.

Il mese è cominciato con l’indice Ftse Mib attorno ai 25.500 punti. Un rialzo del 10% in termini assoluti corrisponde a 2.500 punti e quindi il Ftse Mib avrebbe un potenziale target in area 28.000 punti. Naturalmente occorrerebbe che nella prima parte del mese i prezzi superassero 26.000 punti e si spingessero fino a 27.000 punti, realizzando il record annuale. Si rischierebbe invece un mese negativo se i prezzi scendessero sotto la soglia dei 25.000 punti. Quindi, attenzione ai livelli indicati e a seguire di giorno in giorno le strategie indicate su queste pagine.

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