Dal rischio crollo ai ricchi guadagni ecco perché non lasciarsi scappare questi 2 titoli azionari

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Comprare a saldo è una pratica oramai diffusa. Nei negozi sono quasi più i giorni di sconto sulla merce esposta che quelli senza qualche saldo. Tutti sanno che nel commercio lo sconto è una pratica vantaggiosa per chi compra. Molti meno sono convinti che comprare a sconto un titolo azionario in Borsa sia un’operazione economicamente lucrosa. Eppure quando un titolo è sceso molto dai massimi, anche oltre il 50%, potrebbe rappresentare un’occasione unica di guadagno. Come per due importanti titoli del nostro listino.

Dal rischio crollo ai ricchi guadagni ecco perché non lasciarsi scappare questi 2 titoli azionari

Warren Buffet, il più grande e più ricco investitore al mondo, ha costruito la sua fortuna comprando titoli di grandi aziende. Queste dovevano avere un business duraturo che portasse ricavi costantemente crescenti ed essere a prova di fallimento. Telecom e Enel sono due aziende italiane di dimensioni internazionali, che possono rientrare in questa categoria. Gli operatori negli ultimi mesi hanno venduto le azioni di questi titoli a piene mani ma proprio questo le rende interessanti per un investitore. Adesso un risparmiatore può comprare questi titoli a sconto. Enel e Telecom possono passare dal rischio crollo ai ricchi guadagni ecco perché non lasciarsi scappare questi 2 titoli azionari dalle ottime potenzialità rialziste.  Scopriamo quali opportunità ci riservano.

Ecco quando si accenderà Enel

Enel viene da una lunga fase ribassista. I prezzi hanno segnato il massimo storico a gennaio di quest’anno, appena sopra i 9 euro. Poi è iniziato un trend discendente. Le ultime sedute hanno indicato che forse siamo vicini al momento della svolta, dell’inversione al rialzo.

Quando ripartirà la fase rialzista? Attualmente Enel (MIL:ENEL) quota appena sotto i 7 euro. Nell’ultima settimana di settembre i prezzi hanno toccato un minimo in area 6,5 euro e poi sono rimbalzati. Infatti quota 6,5 euro è un supporto di lungo periodo che ha funzionato anche a novembre dello scorso anno. Una chiusura settimanale sopra 7,2 euro sarà il segnale che con probabilità sta partendo una nuova fase rialzista. In questo caso il primo target sarà 8,0 euro e successivamente 8,7 euro. Al ribasso occorre monitorare la soglia dei 6,4/6,5 euro. Se i prezzi scenderanno sotto questo livello, si confermerà l’attuale fase ribassista di medio periodo.

Ecco quando Telecom risponderà alla chiamata rialzista

L’azione attualmente quota appena sopra 0,34 euro. Più in basso di così i prezzi sono scesi solamente a marzo e a ottobre dello scorso anno. Area 0,33 euro rappresenta un supporto di lungo periodo su cui più volte nel recente passato il titolo ha rimbalzato. L’ennesimo rimbalzo è avvenuto alla fine di settembre. Questa inversione si consoliderà e diventerà duratura solamente quando i prezzi supereranno la soglia di 0,37 euro. Se il titolo chiuderà una settimana oltre questa soglia potrà spingersi fino al 1° target di 0,40 euro. Se i prezzi torneranno sotto 0,325 euro, l’azione scenderà nuovamente sui minimi storici.

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