Dagli Usa all’UE, mercati deboli in attesa della FED

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Dagli Usa all’UE, mercati deboli in attesa della FED. Il Vecchio Continente rinfrancato sul fronte dei mercati. Infatti la chiusura dei listini registra un vantaggio per tutte le maggiori piazze di scambio europee. Prima su tutti proprio Piazza Affari che, in vista delle minute Fed, presenta un saldo definitivo pari a +0,97%.

Cosa sta succedendo sui mercati

In realtà i veri protagonisti sono ancora quelli che agitano la scena internazionale. Prima di tutto il ritorno delle Banche Centrali. Tra oggi e domani, infatti, FED e BCE si riuniranno per decidere le ultime strategie da adottare per sostenere le rispettive economie. In entrambi i casi, soprattutto alla luce del ritorno sempre più evidente dei contagi, le parole dei governatori delle Banche Centrali assumono un peso non indifferente. Inoltre negli States è periodo di convention. Per il momento è quella dei democratici che ha confermato Joe Biden come sfidante ufficiale di Donald Trump. Quest’ultimo, a sua volta, deve fare i conti con i risultati dell’inchiesta del Senato USa sulle possibili interferenze di Mosca nelle precedenti elezioni del 2016. Interferenze che, stando alla relazione finale, ci sarebbero state.

La situazione a Piazza Affari

Dopo una panoramica generica, panoramica che vede, dagli Usa all’UE, mercati deboli in attesa della FED, qual è, adesso, la situazione a Piazza Affari? Partiamo prima di tutto dalla chiusura, come detto a +0,97% passando, successivamente, ai titoli consigliati dagli analisti. In questo secondo caso è da citare il report di Mediobanca che si concentra su tre titoli: Enel (MIL:ENEL), Snam e Telecom. Per questi tre nomi il rating è outperform. Nello specifico per Enel il target price è di 8,60 euro, per Snam arriva a 5 euro mentre per Telecom Italia si parla di un target di 0,68 euro.

La situazione a Wall Street

L’apertura di Wall Street è apparsa da subito meno problematica di quanto si temesse inizialmente. Soprattutto visti i massimi storici che si intravedono. Dopo una prima debolezza, i listini a stelle e strisce hanno deciso di posizionarsi al rialzo pur restando, però, al di sotto dello 0,3%. Ecco allora che, alle 18.15, ora italiana, l’S&P 500 segna un 0,23%, il Dow arriva a 0,25% e solo il Nasdaq supera lo 0,3%.

Gli eventi più importanti nel calendario macroeconomico

Agli orari prefissati si può consultare il calendario economico per leggere l’esito dei dati macroeconomici pubblicati. Per quanto riguarda i dati macro è da citare l’inflazione inglese che, a luglio, è salita a +1% contro il precedente 0,6% (a/a). In aumento anche quella europea a 0,4% contro il precedente di 0,3%.

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