Molti ritengono che l’Oro sia il bene rifugio per antonomasia e che sia automatico che all’aumentare dell’inflazione le quotazioni siano in salita.
Ma è così?
Andiamo a fare un excursus storico:
Il rapporto tra oro e inflazione è particolarmente importante. Nei periodi di forte inflazione, infatti, si osserva solitamente un incremento significativo delle quotazioni dell’oro, ma non sempre e non per tutti i valori di inflazione tale correlazione è valida. In qualunque caso però l’oro rappresenta una buona difesa nei periodi inflattivi, poiché a fronte di una diminuzione del potere d’acquisto della moneta, l’oro è la maniera perfetta per conservare la propria ricchezza.
Nonostante l’oro si presenti come una buona maniera per tutelare la propria ricchezza, non è sempre vero però che ad un aumento dell’inflazione corrisponde un proporzionale aumento delle quotazioni dell’oro. Ad esempio, nel primo decennio degli anni 2000, l’oro ha visto il suo valore aumentare a livelli davvero molto alti, ma l’inflazione non è, di contro, aumentata di pari passo. Da tali dati si può evincere come la correlazione tra oro e inflazione non sia automatica, ma dipenda anche da altri fattori socio-economici, che determinano un aumento o una diminuzione delle quotazioni di questo metallo prezioso.
L’Oro negli ultimi trimestri ha oscillato fra l’area 1.150 e 1.370.
In base alle serie storiche, questa fase di lateralità lascerà spazio a rialzi anche forti nel corso dei prossimi mesi.
Il rialzo dovrebbe essere concentrato dal mese di maggio alla fine di ottobre.
Quali sono i valori da monitorare per l’anno in corso?
1 1.211
2 1.093
Nell’anno 2018 potrebbe essere possibile un ritorno in area 1.211 pur mantenendo la tendenza rialzista.
Quali sono le aree di minimo e massimo proiettate per l’anno 2018?
Proiezioni di prezzo
area di minimo 1.245/1.320
area di massimo 1.549/1.602
Dove e quando verrà negata questa proiezione?
Sotto 1.257 in chiusura mensile.
Come al solito si procederà per step.