Da leccarsi i baffi lo sformato di gruviera tirolese per la vigilia di Natale

formaggio coi buchi

Uno sformato che risulterà indimenticabile, perfetto per deliziare i familiari nei giorni di festa e di magro. Vale a dire quando lasciamo da parte diete e ricette leggere, per regalarci sapori intensi e qualche peccato di gola.

Ecco la deliziosa ricetta che arriva direttamente dalle Alpi, dalla Valle Zillertal e della Valle Stubaital, dalle oltre duemila bellissime malghe del Tirolo tra Italia, Svizzera e Austria, a cura degli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa. Protagonista il formaggio “coi buchi”.

Il protagonista

Da leccarsi i baffi lo sformato di gruviera tirolese per la vigilia di Natale. Un antipasto dal sapore irresistibile che si prepara per sei persone con 160 grammi di burro, 80 grammi di gruviera, mezzo litro di latte. E ancora 200 grammi di farina setacciata e sei uova.

Sciogliamo il burro in una casseruola a calore moderato e mescoliamo, unendo poco alla volta, e a pioggia, la farina. Dopo qualche minuto, prima che il composto prenda colore, ritiriamo la casseruola dal fuoco. Ora versiamo lentamente il latte, deve essere a filo ma non bollente. Rimettiamo la casseruola sul fuoco e mescoliamo dolcemente, ritirandola di nuovo dal fuoco appena accenna l’ebollizione. Lasciamo raffreddare per qualche minuto.

Da leccarsi i baffi lo sformato di gruviera tirolese per la vigilia di Natale

A questo punto, rovesciamo il composto nel frullatore. Facendolo andare a bassa potenza, uniamo, uno alla volta, i tuorli d’uovo e, poi, il formaggio gruviera, affettato finemente.

Frulliamo nuovamente, per qualche secondo, alternando la bassa potenza e l’alta velocità. Incorporiamo dolcemente anche i bianchi d’uovo nel composto, dopo averli montati a neve non troppo ferma.

Bisogna amalgamare con un movimento circolare dal basso verso l’alto, in modo da gonfiare l’impasto. Versiamolo ora in uno stampo di silicone, oppure di alluminio imburrato e infarinato.

Copriamo e passiamo nel forno, per la cottura dolce a bagnomaria a 160-180 gradi. È possibile anche eseguire la cottura al microonde, tenendo tutto chiuso con un coperchio di vetro.

 

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