Da dove potrebbe iniziare una crisi dei mercati?
Nel momento in cui le borse danno concreti segnali di risveglio è lecito porsi questo quesito per non farsi trovare impreparati.
Abbiamo visto che le borse sono state in grado di risalire pur in un contesto di dati macroeconomici decisamente negativo e diffuso.
La differenza l’ha fatta il mutato approccio monetario, in particolare della FED e nei giorni scorsi anche della BCE che ha dato concrete speranze di un nuovo QE.
Per i mercati azionari i tassi bassi sono fondamentali per recepire liquidità per due motivi:
– uno: si abbassa la concorrenza del comparto obbligazionario che offre rendimenti infinitesimali;
– due: l’incidenza del costo del denaro preso a prestito per lavorare a leva è ovviamente più contenuta se non azzerata.
Da dove potrebbe iniziare una crisi dei mercati? Dalla Fed?
Chiarito cosa ha riportato il barometro del sentiment sull’ ottimismo è lecito pensare che il suo contrario produrrà esattamente gli effetti opposti.
Sarà dunque l’impostazione monetaria delle banche centrali, e della FED in particolare, il rischio incombente più rilevante per le borse.
Il prossimo Meeting della FED è fissato per il 19/20 Marzo prossimi.
Queste settimane dunque sono sotto una sorta di franchigia protettiva di immunità da nuovi rialzi sui tassi.
Le borse potranno dunque sfruttare questo periodo per inanellare nuovi rialzi.
Poi magari già in vista del meeting quindi intorno al set-up storico del 10 marzo ecco che i mercati potranno iniziare a interrogarsi sulle reali intenzioni della FED sui tassi e quindi rallentare se non invertire l’up-trend.
Da dove potrebbe iniziare una crisi dei mercati? Recessione e dazi
Rimane chiaramente aperta la questione recessione.
Ove i dati macroeconomici dovessero spingersi con decisione oltre le attuali soglie di incertezza per scivolare verso una confermata recessione le borse non potranno che pagare dazio.
A proposito di dazi l’altro rischio incombente è quello di un eventuale divampare della guerra commerciale che la politica protezionistica di Trump andasse oltre quello che è il suo dichiarato obbiettivo di smuovere le acque.
