Curve dei rendimenti tra riunione della BCE e dati USA

curva dei rendimenti

Un importante indicatore economico, di cui personalmente in parte ho reinterpretato l’uso, al fine di definire la tempistica anche di eventuali fasi di inversione dei mercati, è rappresentato dalla curva dei rendimenti dei titoli di Stato.

Si tratta effettivamente di un indicatore importante, anche perché, sinteticamente, consente di anticipare sostanziali modifiche nella dinamica di un’economia e di alcuni suoi fattori.

Analizziamo quindi alcune curve dei rendimenti in una giornata ricca di avvenimenti sotto il profilo economico.

Oggi si terrà infatti la riunione della BCE, peraltro in un contesto di un certo rilievo, conseguente alle dimissioni di Weidmann, il cui significato è stato spiegato in questo articolo. Ed usciranno dati economici relativi agli USA.

Ma oggi cosa dirà la Lagarde e quali dati emergeranno sull’altra sponda dell’Atlantico?

E, soprattutto, cosa prevedono le curve dei rendimenti su alcune importanti economie?

Curve dei rendimenti tra riunione della BCE e dati USA

Una curva dei rendimenti non è certo in grado di dare una risposta a qualsiasi domanda, ma dimostra comunque la capacità di fornire indicazioni su buona parte degli interrogativi che possiamo porci sull’economia di un Paese.

La sua inclinazione, ad esempio, considerando le diverse scadenze dei titoli e i relativi tassi, offre una precisa fotografia del rapporto tra scadenze a breve e a lungo termine. In tal modo evidenziando quelle inclinazioni, che danno luogo a pattern significativi, oggetto di analisi.

Procediamo quindi ad esaminare le curve di Germania, Italia ed USA.

La curva tedesca

Procediamo quindi partendo dal grafico della curva del Paese, che tradizionalmente viene considerato motore economico d’Europa per antonomasia, la Germania.

Curva Germania ottobre 2021

Uno degli aspetti più importanti è l’inclinazione complessiva, che è rialzista, a denotare una proiezione positiva sull’economia tedesca.

A tale riguardo, occorre anche notare che nel passato, per un certo tempo la parte iniziale della curva aveva assunto inclinazione negativa, sino alla scadenza triennale.

Il miglioramento delle prospettive economiche, anche a fronte degli effetti dei fondi relativi al Next generation UE, ha agevolato una modifica di tale aspetto. Notiamo infatti il passaggio da una curva negativamente inclinata ad una sostanzialmente piatta tra le scadenze 1 anno e 3 anni.

Altro aspetto è la traslazione dei tassi verso l’alto, come rimarcato dalla freccia rossa, tendenza che riflette soprattutto dinamiche inflazionistiche.

Nel rettangolo blu è stata indicata la componente con tassi negativi, importante fattore che agevola la tenuta del debito pubblico, componente sulla quale lo Stato tedesco percepisce quindi delle entrate, dovendo restituire meno soldi di quanti ne riceva.

Complessivamente una dinamica che esprime un miglioramento economico, un’economia in ripresa, ma anche una maggior tenuta del debito pubblico.

Italia

Ecco invece il grafico relativo al nostro Paese.

Curva Italia ottobre 2021

Nel tempo non si osservano particolari differenze tra le curve (un anno fa, un mese fa ed attuale, di diverso colore).

L’inclinazione complessivamente rialzista, ed anzi, senza neppure i tratti segmentati della curva tedesca, esprime una visione sostanzialmente di fase economica espansiva e di tenuta del debito pubblico.

Anche dal punto di vista inflazionistico, non si ravvisano particolari tensioni.

Ed anche per il nostro Paese sussiste un’area di tassi negativi, di cui il Paese si agevola, dovendo restituire meno soldi di quanti presi in prestito, contrassegnata dal rettangolo blu. Anche se meno estesa di quella tedesca.

USA

Uno dei maggiori debiti pubblici al mondo è quello USA, ma secondo la curva dei rendimenti dei titoli di Stato, non desta particolari preoccupazioni.

Ecco il relativo grafico.

Curva USA ottobre 2021

Ancora una volta, notiamo una pendenza rialzista tra scadenze a breve ed a medio e lungo termine, espressione di una proiezione positiva sull’economia.

A differenza delle altre curve, non risulta un’area di titoli ad interesse negativo, di cui il Paese possa agevolarsi, restituendo meno soldi di quelli imprestati.

Appare particolarmente accentuata una traslazione dei tassi verso l’alto (freccia rossa), rispetto alla dinamica italiana e tedesca. Circostanza che esprime, del resto, il differenziale di inflazione tra USA, più accentuata, ed eurozona.

Conclusioni

Le curve dei rendimenti di tre importanti economie occidentali denotano una visione complessivamente rialzista, frutto anche dei piani di investimento europei e statunitense.

Oggi non ci attendiamo particolari sorprese, soprattutto da parte della BCE. A proposito, quindi, di curve dei rendimenti tra riunione della BCE e dati USA, osserviamo che alcuni tratti segmentati soprattutto delle curve tedesca e statunitense, denotano comunque incertezze legate, a nostro avviso, più che altro ad incognite sul fronte pandemia. Ma in un contesto generalizzato di ripresa economica, anche perché supportata dalle politiche di bilancio dei rispettivi esecutivi.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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