Cuocere le alghe, le verdure di mare

alghe

Cuocere le alghe, le verdure di mare. Nella cucina nipponica si fa un grande uso delle alghe, che in Giappone vantano una tradizione culinaria più consolidata che da noi. Si usano nella preparazione di minestre, insalate, stufati con legumi. Le alghe sono molto potenti per rinforzare il nostro corpo. Sono ricche di ferro, calcio, vitamine e proteine. Cominciano a far capolino sui banchi del pesce anche da noi nei supermercati, sia fresche che già lessate. Bisogna conoscerle di più, le alghe, per apprezzarle. E possibilmente controllare la provenienza.

Quelle in arrivo dal Mar del Giappone, recentemente colpito da problemi alle centrali nucleari, sono inquinate. Meglio quelle europee o indonesiane, ora. Tra le più diffuse ci sono le alghe nori, le wakame, le kombu e le hiziki. Alcune varietà sono coltivate anche nel Nord Europa. Vengono impiegate dall’industria cosmetica e alimentare per la produzione di integratori. Ecco una guida per conoscerle meglio e cuocerle in modo facile e gustoso.

L’alga nori, la lattuga di mare

Cuocere le alghe, le verdure di mare. Le nori sono le più consumate nel mondo, grazie all’utilizzo massiccio che se ne fa per la preparazione del sushi. Di colore rosso, l’alga nori viene impiegata tostata e tagliata in fogli. Questa forma è ideale per utilizzarla per la preparazione di gustosi involtini o come aromatizzante nelle zuppe. L’alga nori, grazie alla presenza di amminoacidi, acidi grassi, rame e selenio, aiuta il fegato a svolgere correttamente le sue funzioni. Previene il cancro della pelle ed è una importante fonte di iodio.

Le alghe hiziki, cicatrizzanti e rinforzanti

Sono alghe di rigenerazione, cicatrizzanti, rinforzanti. Facilitano l’abbassamento del colesterolo, prevengono la carie dei denti e limitano la crescita di capelli bianchi. Tonificano il corpo e purificano il sangue, mantenendo costante il livello degli zuccheri. Le alghe hiziki si trovano disidratate, ma talvolta anche fresche al banco della pescheria. In entrambi i casi si lasciano in ammollo, poi si scolano conservando l’acqua. In poco olio si affettano cipolla e carota. Si fanno saltare e si soffrigge leggermente a fiamma bassa, avendo aggiunto anche l’acqua dell’ammollo. Togliere dal fuoco dopo 30 minuti, quando il liquido evapora. Condire con tamari. 

Le alghe wakame

Le alghe wakame sono al terzo posto per consumo dopo le nori e le kombu. Sono forti ricostituenti e si usano per ristorare organismi indeboliti. Favoriscono inoltre la crescita di unghie e capelli. Sono ricche di proteine, amminoacidi e vitamine del complesso B, contengono ferro potassio e calcio. Chi soffre di disfunzioni tiroidee dovrebbe evitarle.

Hanno un bel colore verde bruno e crescono in cespugli nelle profondità marine. Si trovano sia fresche che disidratate. Dopo l’ammollo si tagliano in pezzi di due centimetri circa, poi si saltano in padella con poco olio per qualche minuto. Si aggiunge poi la cipolla tagliata a fettine, mescolando. Si copre con l’acqua dell’ammollo e si mette a bollire per una trentina di minuti. Condire con tamari e servire in accompagnamento a riso integrale. Oppure mescolare a spinaci e altre a verdure di terra appena colte.

Cuocere le alghe, le verdure di mare

Anche le alghe kombu, color marrone scuro, originarie dell’isola di Hokkaido ma coltivate anche in Bretagna, sono molto potenti per il nostro organismo. Ricche di potassio e fosforo, rafforzano il sistema immunitario, depurano l’intestino. Inoltre, eliminano la stitichezza, favoriscono la circolazione del sangue e il drenaggio dei liquidi. Non sono adatte a chi soffre di tachicardia, irritabilità e insonnia. Quando si trovano fresche, devono stare in ammollo per una decina di minuti. Messe a bollire con i legumi, li rendono più morbidi e digeribili. Sono lunghe circa 25 cm, bisogna tagliarle a pezzi e aggiungere pezzi di carota e cipolla. Copriamo con l’acqua dell’ammollo per poi bollire a fiamma bassa, fino ad evaporazione del liquido. Rosolare nell’olio e condire con tamari. 

Consigliati per te