Crisi e investimenti: perché è importante affidarsi a un consulente per non perdere i propri soldi

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Crisi e investimenti: perché è importante affidarsi a un consulente per non perdere i propri soldi? Il bagno di sangue che i mercati hanno vissuto dal 19 febbraio al 23 marzo sarà ricordato nei libri di storia. Sicuramente in quelli di storia finanziaria. Probabilmente anche in quelli generali. Mai era capitato che il mercato perdesse così tanto in così poco tempo. Ci sono state cadute più rovinose dei mercati, ma nessuna così veloce. Il panico che ha colto i mercati quando hanno capito che il nuovo coronavirus avrebbe fatto chiudere le economie è stato improvviso e totale.

Non sapendo cosa fare, i mercati hanno fatto quello che fanno sempre nell’incertezza. Hanno venduto. Ma lo hanno fatto irrazionalmente. Hanno buttato via, come dicono gli anglosassoni, “the baby with the bathwater”.

“Non buttare via il bambino con l’acqua del bagno” è infatti un’espressione idiomatica.

Indica un errore evitabile in cui viene eliminato qualcosa di buono quando si cerca di sbarazzarsi di qualcosa di cattivo, o in altre parole, rifiutando il favorevole insieme allo sfavorevole. Ed è esattamente quello che è accaduto in quel pazzo mese e qualche giorno.

Chi ne ha risentito più di tutti? Ovviamente gli investitori individuali. Si sono fatti prendere dal panico gli istituzionali, pensate cosa possano aver fatto le persone comuni, il cui lavoro non è conoscere i mercati e saper gestire i propri soldi. Con la crisi dei mercati finanziari è quindi tornato di moda l’argomento della tolleranza al rischio degli investitori individuali.

Non siete convinti? Beh, fate male.

Vi citiamo, a tal proposito, le conclusioni di un paper di prossima pubblicazione. “Variazioni repentine della propensione a rischiare di un individuo/investitore possono condurre a modifiche radicali dell’asset allocation, con effetti negativi sulla redditività dei portafogli”. E non sono conclusioni campate per aria, ma basate sul database sui sottoscrittori di fondi comuni italiani in forza all’ufficio studi di Assogestioni. E queste scelte dannose che sono state fatte quali sono state? “Aumento dei costi di transazione, insoddisfazione del cliente, interruzione di processi di accumulazione della ricchezza e potenziali criticità per il settore dell’offerta.” La logica conseguenza di tutto ciò è che l’investitore medio fai-da-te non dovrebbe esistere. Vediamo quindi perché è importante affidarsi ad un consulente in materia di investimenti per non perdere i propri soldi.

Crisi e investimenti: perché è importante affidarsi a un consulente per non perdere i propri soldi?

Partiamo da un presupposto fondamentale e, purtroppo, assodato. L’ignoranza finanziaria media degli italiani è notevole, anche troppo. Siamo, dati alla mano, il fanalino di coda nelle classifiche che riguardano il grado di educazione finanziaria dei cittadini/risparmiatori/investitori. Non ci stancheremo mai di sottolinearlo. Come non ci stancheremo mai di fare presente che, come ci si rivolge ai professionisti in qualunque settore, così bisogna fare per la gestione del proprio denaro e per investire. Fare da soli è un’arroganza che non potete permettervi, perché non ne avete i mezzi culturali. Purtroppo è una cosa dura far capire ad una popolazione che ancora investe al 72% dietro consiglio di amici e parenti.

E per oltre il 60% dopo aver letto articoli su stampa generalista od aver ascoltato qualcosa in TV.

Siamo chiari. Non siete in grado di fare da soli. Come non siete in grado di curarvi se non siete medici. Come non siete in grado di seguire una causa legale se non siete avvocati. I consulenti d’investimento sono fondamentali, anche e soprattutto nell’educazione finanziaria della clientela. Perché un consulente non è solo colui che vi può indirizzare verso dove investire i vostri soldi. Ma è un esperto di pianificazione finanziaria ed economica. E, sempre di più, colui che può e dovrebbe aiutarvi a gestire la completa situazione economico/finanziaria della famiglia. Se volete approfondire ancora, e vi invitiamo a farlo, abbiamo già trattato estensivamente la questione in questo articolo.

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