Criptovalute piatte fino a quando?

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Per le criptovalute dopo un 2018 ad alta volatilità per lo più ad indirizzo ribassista, fortemente Orso, ci si poteva aspettare uno start del 2019 col botto.

Invece niente. Per ora.

Le criptovalute sono partite con una inusuale calma

Molto anomala specie se confrontata con il gennaio del 2018 che fu un succedersi di fuochi d’artificio.

L’anno della selezione: Ripple e Stellar in avanguardia

Prima di focalizzarci su quanto potrà accadere sulle criptovalute nel 2019 è importante ribadire che quand’anche , come crediamo, il settore avrà una ripresa di interesse sarà comunque via via sempre più selettiva.

In altre parole a una prima fase di ripresa discretamente generalizzata seguirà una fase più matura di crescita dei prezzi concentrata principalmente su poche criptovalute.

Avverrà una selezione naturale determinata dalla validità dei progetti sottostanti e dalle partnership  realizzate.

Prima ancora di questi aspetti sarà determinante la capacità di attivare realmente meccanismi operativi ed efficienti di scambio monetario.

Dopo l’intervento del FMI che ha invitato le nazioni a produrre proprie criptovalute sarà però necessario porre attenzione PRIORITARIA  ad un altro aspetto.

La determinatezza o l’indeterminatezza del numero massimo di monete realizzabili (“da minare”) sarà la discriminante fondamentale.

Se veramente si vorrà creare valore rispetto a eventuali criptovalute nazionali il primo plus sarà proprio quello di avere un cap limitato al numero di monete realizzabili.

Ripple, Stellar e la famiglia Bitcoin avvantaggiate

Ponendo questo filtro fondamentale.Ripple, Stellar e la famiglia Bitcoin partono decisamente avvantaggiate.

Sono infatti tra le poche criptovalute ad avere già posto un tetto alla massima tiratura di monete.
Cosa peraltro quasi dovuta visto che stiamo parlando da monete che nascono da algoritimi che per loro natura non potrebbero essere infiniti nel loro sviluppo.

Viceversa come già sottolineato da alcuni legislatori , tra cui quelli svizzeri, si dovrebbe parlare più di IPO e quindi di azioni che non di vere monete.

Le famiglie Bitcoin e Ripple

La determinatezza del numero di monete “minabili” è una delle caratteristiche che accomuna le famiglie Bitcoin e Ripple.

Bitcoin ha generato Bitcoin Cash , Bitcoin Gold e oltre a qualche iniziativa minore e da poco anche Bitcoin SV.

Ripple ha generato Stellar.
Ecco, semmai questi due gruppi di criptovalute non dovranno eccedere in fork (nascita di nuove monete automaticamente assegnate ai possessori della moneta “madre”).

Viceversa si finirebbe per svilire l’apprezzabile scelta di avere posto un tetto preciso al numero di monete producibili.

Ci piace sottolineare che vistando il sito di Ripple e vedendo i vari partner si può facilmente calcolare che pur arrivando a 100 miliardi di monete circolanti, ai prezzi attuali si soddisferebbe una minima parte delle transazioni possibili…

Così pure per Stellar…

Attese per il 2019 sulle criptovalute

Delle attese per il 2019 si è già parlato nel seguente articolo  .

Resta fermo il fatto che un mercato così volatile bisognerà costantemente stare sul pezzo e seguire step by step l’evoluzione dei prezzi.

Per chi è fuori comunque non è ancora il  momento di entrare , mentre per chi è impastoiato dentro non è il momento di mediare i prezzi.

Anzi semmai sarebbe utile creare un po’ di liquidità in attesa del momento giusto.

Senza mai dimenticare di destinare al settore una parte limitata dei propri risparmi.

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