Cresce il fashion reselling e l’usato va di moda

reselling

Già da un po’ di anni si sente parlare di reselling o di vintage, una tendenza all’interno del business moda che sta esplodendo. E forse è proprio grazie alla chiusura dei negozi, per colpa del coronavirus, che questa tipologia di vendita sta avendo un successo straordinario. Le app di resell crescono e si moltiplicano a vista d’occhio. E questo oltre ad essere un modo per non buttare via capi vecchi è anche un modo per guadagnare soldi. Infatti chiunque abbia a casa dei capi che non usa più li può vendere sulle varie piattaforme di vendita online vintage. In questo modo cresce il fashion reselling e l’usato va di moda.

Secondo un recente report di Lyst nel 2019 il business del reselling valeva 7 miliardi di dollari e nel 2024 dovrebbe arrivare a 36 miliardi. Solo a settembre le research online a tema vintage sono cresciute del 104%.

Cresce il fashion reselling e l’usato va di moda

Non solo le app di reselling stanno esplodendo e quindi l’e-commerce, come ad esempio Depop o Vestiaire Collective, ma anche i grandi gruppi del fashion stanno abbracciando questa nuova tipologia di vendita. Tommy Hilfiger e Levi’s hanno entrambi lanciato una programma di riacquisto dei loro vecchi capi, mentre Cos ha creato una piattaforma per la rivendita di capi tra consumatori. Oppure Burberry che ha stretto una partership con il sito di vendita online RealReal, dove il brand inglese vende i suoi capi più iconici e vintage a favore della circular economy. “Attraverso questa nuova partnership speriamo non solo di sostenere un futuro più circolare, ma anche di incoraggiare i consumatori a considerare tutte le opzioni a loro disposizione quando cercano di dare un refresh al loro guardaroba”, ha dichiarato Pam Batty, VP Corporate Responsibility di Burberry.

Anche le star vendono i loro abiti

Ma il reselling non si ferma, e continua a crescere. Infatti non solo i privati possono vendere i proprio capi, oppure le grandi maison del lusso. Ma adesso anche le celebrities hanno iniziato a mettere in commercio abiti da loro indossati e poi mai più utilizzati. Strategia attuata anche da molte influencer che rivendono i capi che ricevono come omaggio dalle aziende.

Così anche la moda diventa sempre più democratica ed ecosostenibile. E quello che forse prima era considerato solo il consumatore finale, che spendeva soldi per acquistare i capi dai brand, oggi diventa imprenditore di se stesso. E la piramide si rovescia.

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