Covid-19 e scuola, nelle nuove regole manca lo scudo assicurativo

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Covid-19 e scuola, nelle nuove regole manca lo scudo assicurativo.

Col rischio di nuovi contagi da Covid-19, il ritorno a scuola rischia di somigliare a una vita di trincea. Il virus è il cecchino da sconfiggere ogni giorno, per tutto l’anno scolastico. Per chiunque risulti positivo al virus, scatteranno l’allarme, i test e la quarantena. Anche per chi ha avuto contatti ravvicinati con tali soggetti nelle ultime 48 ore. Ma dal punto di vista assicurativo, cosa succederà? Di coperture specifiche nessuno ne parla. E sappiamo tutti che un qualsiasi contratto assicurativo non sempre è operativo subito. Ecco una guida per le famiglie con il supporto degli esperti dell’Ufficio Studi di Proiezioni di Borsa.

 Riapertura in sicurezza: e i test?

Nei giorni scorso fra Ministero dell’Istruzione e sindacati è stato sottoscritto del protocollo d’intesa per contribuire a garantire l’avvio dell’anno scolastico a settembre nel rispetto delle regole di sicurezza. Fra i punti più significativi dell’intesa raggiunta c’è l’impegno del Ministero dell’Istruzione a fornire supporto e assistenza alle scuole per ogni necessità legata all’attuazione del protocollo. E ad attivare la collaborazione con il Ministero della Salute, la previsione di test diagnostici per tutto il personale. I test saranno volontari, gratuiti ed effettuati non a scuola ma presso strutture mediche esterne. Bisogna insomma garantire la maggiore sicurezza possibile a oltre milioni di studenti e lavoratori tra docenti, dirigenti e Ata.

Ma tra le famiglie già serpeggiano forti preoccupazioni. Chi ritiene che i figli potrebbero non essere abbastanza tutelati, ha già postato la domanda di trasferimento da scuole pubbliche a scuole private con classi di pochi studenti, che si alternano in turni diurni pomeridiani e persino serali. Nei ceti più abbienti si fanno altre scelte: anno scolastico a casa con insegnanti esclusivi ed esami a giugno 2021 da privatista. Oppure si mettono insieme i capitali e si fondano asili e scuole primarie private, dentro le aziende.

 La nomina del referente scolastico per il Covid-19

Covid-19 e scuola, nelle nuove regole manca lo scudo assicurativo. Ogni scuola dovrà nominare un referente Covid-19, che farà da anello di congiunzione con le Asl e verrà formato sulle procedure da seguire. Al referente saranno segnalati i casi di alunni sintomatici. Inoltre, il suo compito sarà quello di controllare eventuali “assenze elevate” (sopra al 40%) di studenti in una singola classe. In tutti gli ambienti della scuola, ogni giorno, saranno intanto attuate tutte le procedure di sanificazione. Non si è ancora deciso nulla a proposito della responsabilità del referente Covid-19 dal punto di vista assicurativo.

 Il caso di contagio tra ragazzi, docenti, operatori scolastici

Nel caso che l’assenza di un alunno risulti causata da contagio, si allerteranno immediatamente i compagni di classe e i docenti, si procederà al tampone. Questa è la regola fondamentale del nuovo protocollo di sicurezza per la riapertura delle strutture scolastiche. Il documento è stato stilato da un comitato formato da Iss, ministeri di Salute e Istruzione, Fondazione Bruno Kessler, Veneto ed Emilia-Romagna. Esso contiene tutte le indicazioni necessarie da seguire in caso di contagio. Se a presentare i sintomi dell’infezione fosse un docente o un operatore scolastico, egli dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina e allontanarsi in maniera autonoma dalla struttura scolastica. A quel punto la procedura sarà la stessa: dopo aver avvisato il medico di famiglia, ci si dovrà sottoporre a tampone. In caso di esito positivo, si allerteranno tutte le persone venute in contatto con il paziente.

Scuola e Covid-19: nelle nuove regole manca lo scudo assicurativo

Se dal punto di vista dei protocolli di sicurezza ci siamo, non è chiaro invece cosa fare sul fronte assicurativo. Nelle imprese il responsabile è il datore di lavoro, se un dipendente viene contagiato. E dunque molte imprese hanno richiesto a broker e agenti di predisporre delle coperture Covid-19 ad hoc, aziendali, per la responsabilità, per le diarie e le assistenze. Attualmente le scuole pubbliche hanno solo una polizza di responsabilità civile e coprono per gli infortuni. Non ci sono polizze Covid-19 specifiche per il settore scuola. I principali sindacati dei lavoratori della scuola ne hanno create ad hoc: prevedono diaria e assistenza per i loro iscritti, sia docenti che ata. Ma sono facoltative e non tutti hanno aderito.

Cosa fare in concreto da qui a settembre

Le famiglie che possono affrontare questa spesa, potrebbero dotarsi di una polizza Covid-19 che protegga il nucleo famigliare in ogni momento della vita quotidiano, dunque anche i figli nelle attività scolastiche. Questi prodotti di solito prevedono una diaria e la possibilità di un’assistenza, dalla spesa alla sorveglianza. Le scuole private potrebbero richiedere a un broker o a un assicuratore di adattare al proprio caso le polizze che ci sono già sul mercato per le aziende, sostituendo la voce ‘dipendenti’ con ‘studenti e docenti’. Gli istituti pubblici sono invece in attesa di ricevere nuove istruzioni in merito, sia sulla protezione degli studenti che la rc per i dirigenti.

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