Costi di pedaggio non dovuti: diffida contro “Autostrada dei Fiori” e ora la petizione

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Un focus per saperne di più sui costi di pedaggio non dovuti: diffida contro “Autostrada dei Fiori” e ora la petizione. E’ sempre a firma di “Altroconsumo” la diffida datata 6 luglio 2020 indirizzata, questa volta, ad “Autostrada dei Fiori”. La suddetta associazione indipendente di consumatori, nonché membro del Consiglio Nazionale dei consumatori e utenti, in pari data, ha fatto partire altra diffida, di cui al nostro precedente approfondimento. Un vero e proprio fuoco di fila, alla luce della miriade di segnalazioni da parte degli automobilisti indignati, di cui i media stanno dando notizia e risalto ormai da tempo. Vediamo quindi di saperne di più sui costi di pedaggio non dovuti: diffida contro “Autostrada dei Fiori” e ora la petizione.

Le premesse

Autostrada dei Fiori, si legge in apertura della lettera di diffida, è una “società autostradale che gestisce in regime di concessione per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la progettazione, la costruzione e l’esercizio del tronco autostradale A10 Savona-Ventimiglia (confine francese)”. Un esercizio che “Altroconsumo” riferisce essere in vigore fino al 30 novembre 2021, con uno sviluppo pari a 113,3 chilometri di percorrenza, comprensivo di altre opere di collegamento con la viabilità esterna. A questo deve aggiungersi anche il tronco autostradale A6 Torino-Savona di ben 124,3 chilometri a cui si aggiunge il raccordo tra il casello di Fossano e la viabilità ordinaria.

La concessione ad Autostrada dei Fiori

Il servizio di mobilità affidato in concessione ad “Autostrada dei Fiori” è comprensivo di attività finalizzate al perseguimento di tre obiettivi principali. In primis, assicurare la percorribilità delle tratte autostradali in affidamento e delle pertinenze in condizioni di sicurezza. A questo segue l’obbligo, in capo al concessionario, di ripristino dell’erogazione del servizio nel caso di evento turbativo che limiti la regolare percorribilità o sicurezza. Oltre al dovere di fornire agli utenti un’adeguata e tempestiva informazione sulle condizioni di utilizzo e sulla viabilità.

Fatti contestati

A fronte di appositi obblighi gravanti su “Autostrada dei Fiori spa”, derivanti tanto dalla convenzione di concessione, che dalla carta dei servizi in vigore, la realtà delle cose è tutt’altra. Sono infatti gli stessi media a registrare, ormai da anni, la continua presenza di cantieri e scambi di carreggiata sui tratti della A10 e A6. Peraltro con code interminabili fino a oltre 10 chilometri, specie nei week-end ed esodi estivi.

Eppure rientrerebbe tra i doveri sottoscritti dalla concessionaria anche la “programmazione preventiva dei cantieri che comportino la parzializzazione di corsia e/o la deviazione di carreggiata”. A seguire anche: “l’obbligo di sospensione dei lavori in presenza di traffico intenso e la riapertura delle corsie chiuse per l’esecuzione degli stessi in sicurezza, nonché la rimozione dei cantieri nei periodi di esodo e nei week-end”. Una massiccia inadempienza, registrabile pressochè su tutti i fronti, che ha dunque messo sul piede di guerra l’associazione “Altroconsumo”.

Le richieste di Altroconsumo

Un insieme di cose, insomma, che ha ormai raggiunto e oltrepassato il limite della normale tollerabilità di tutti, automobilisti in primis. Pertanto, ora “Autostrada dei Fiori” sarà chiamata a replicare, entro e non oltre il termine di quindici giorni dalla notifica della diffida. In caso d’inutile decorso del termine, “Altroconsumo” ha ovviamente già minacciato di procedere nelle competenti sedi giudiziarie.

A meno che “Autostrada dei Fiori” cessi, con effetto immediato, dalla tenuta di tutti i comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori. In via contestuale, “Autostrada dei Fiori” dovrà anche disporre, di concerto con l’amministrazione pubblica competente, l’esenzione degli utenti dal pagamento del pedaggio sulle tratte interessate dai lavori fino all’avvenuto ripristino delle normali condizioni di viabilità”. Un pedaggio dunque che, ad oggi, sarebbe non dovuto per tutto quanto sin qui detto.

La petizione

Oltre ai costi di pedaggio non dovuti. Diffida contro “Autostrada dei Fiori” e ora la petizione. Una vera e propria escalation d’iniziative a tutela dei diritti degli automobilisti, fin troppo vessati. Pertanto per sapere come andrà a finire, non ci resta che attendere la replica di “Autostrada dei Fiori”. Nel frattempo, come anticipato, “Altroconsumo” ha messo in pista pure dell’altro. E’partita infatti anche una petizione a tutela degli interessi e dei diritti lesi dei consumatori. Pertanto, chi volesse dare manforte su tutta la linea e far sentire ulteriormente la propria voce, potrà aderire alla petizione. E’ infatti sufficiente collegarsi a questo link per avere accesso alla lettura del testo integrale della petizione e per apporre la propria firma.

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