Cosa vogliono fare realmente i mercati azionari?

mercati azionari

Se osserviamo attentamente i grafici ci rendiamo conto che dopo il forte rialzo dal 16 al 25 marzo, le quotazioni sono rimaste più o meno ingabbiate nello stesso range di prezzo.

Le spiegazioni potrebbero essere le più disparate ma ci aiutano poco a capire la direzione futura. Oggi invece vogliamo studiare solo i grafici senza chiederci il perchè ed il per come. Sui mercati conta la direzione in quanto essa esprime la forza prevalente e toglie il rumore di fondo e quello che potrebbe “essere il chiacchiericcio inutile”.

Oggi è scaduto un potente setup annuale calcolato secondo i nostri metodi. Nel 90% dei casi queste date fanno partire movimenti direzionali.

In che direzione? Cosa vogliono fare realmente i mercati azionari? Ce lo diranno domani al massimo dopodomani chiudendo sopra i massimi o sotto i minimi di ieri.

Il  futuro movimento verrà dettato da questi livelli:

S&P 500 

2.944-2.903

Dax Future

11.030-10.734

Eurostoxx Future

2.922-2.844

Ftse Mib Future

17.545-17.165.

In caso di ulteriore rialzo o ribasso, la prossima data rilevante ed obiettivo temporale sarà il prossimo setup annuale del 22 giugno. Per quanto riguarda invece i prezzi al rialzo un ulteriore 10% dai livelli attuali, al ribasso i minimi di marzo.

Se dovesse partire un ribasso  i minimi di marzo potranno essere rotti al ribasso? E’ un’ evenienza che non possiamo scartare anche se alcune serie storiche ci dicono che i minimi di marzo dovrebbero reggere al rialzo. La view annuale infatti è la seguente:

fra marzo e giugno dovrebbe formarsi il bottom che reggerà fino a luglio 2021, quindi il must e l’indicazione operativa è che in questo trimestre si devono accumulare posizioni rialziste in ottica 12 mesi e poi 60 mesi.

Chi accumula sulle Borse mondiali diversificate geograficamente per il PIL,  in questo trimestre ha probabilità  del 65% di lucrare rendimenti positivi a 12 mesi . A 60 mesi queste probabilità sono intorno all’80%. Questi calcoli sono dettati dallo studio sulle serie storiche dal 1898 ad oggi.

Cosa fare quindi? Non ci resta che attendere domani al massimo dopodomani per capire cosa vogliono fare realmente i mercati azionari  fino al 22 giugno.

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