Cosa succede sui Mercati finanziari? Intervista a Gian Piero Turletti

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COSA SUCCEDE SUI MERCATI?

INTERVISTA A GIAN PIERO TURLETTI

Autore di Magic Box in 7 passi

A BENEFICIO DELLA COMPRENSIONE DEI NOSTRI LETTORI, CI PUO’ SPIEGARE COSA E’ SUCCESSO IN SVIZZZERA?

Nel 2011, la banca centrale svizzera decise che sarebbe stato opportuno sostenere il cambio tra franco svizzero ed euro, in modo che non si andasse al di sotto di 1,2.

Nel caso in cui spinte ribassiste sull’euro avessero cercato di rompere al ribasso questa soglia, ovviamente la banca sarebbe intervenuta in sostegno del cambio, vendendo franchi svizzeri ed acquistando l’euro.

Detto questo, bisogna comprendere perché questa decisione di politica monetaria e le sue ripercussioni.

Ovviamente, un eccessivo indebolimento della moneta comune avrebbe comportato, a sua volta, un’eccessiva rivalutazione del franco svizzero con difficoltà alle esportazioni per i propri prodotti.

Tuttavia, mantenere artificialmente questa soglia di cambio, comportava un costo, appunto quello di vendere valuta del proprio paese per acquistare euro.

Come ben sappiamo, questo tipo di decisione di politica monetaria difficilmente può essere efficace contro importanti movimenti di mercato, perché alla fine è sempre il mercato a vincere.

Per questo motivo, le autorità elvetiche hanno deciso di abbandonare questo gioco di sostegno dell’euro, rendendosi conto che era del tutto inutile voler combattere contro il trend predominante del mercato.

COSA PREVEDERE, QUINDI, SUL CAMBIO FRANCO SVIZZERO/EURO?

Ora che le quotazioni possono oscillare liberamente, siamo usciti da quel grafico forzato, che vedeva un supporto artificiale in area 1,2-

Possiamo quindi applicare tranquillamente varie tecniche di analisi.

Usando Magic box, si poteva da tempo notare che la rottura dell’importante soglia di supporto in area 1,44, intervenuta sin dall’ottobre 2008, per poi rimbalzare e rompere definitivamente solo a marzo 2010, avrebbe comportato un target ribassista in area 1,16, ma con possibile overshooting in area 0,89.

Dopo l’uscita dal supporto artificiale di 1,2, il cambio ha raggiunto un minimo in area 0,66, per poi rimbalzare sino in area 0,99.

Segno dell’evidente ipervenduto, raggiunto d’un colpo.

Ora probabilmente i corsi per qualche tempo oscilleranno attorno ad una fascia di prezzo che potrebbe avere 0,89/0,99 come proprio baricentro.

E LE RIPERCUSSIONI SULL’INDICE AZIONARIO ELVETICO?

C’è stato un improvviso tracollo, che ha però una sua motivazione.

Dal punto di vista puramente finanziario, la rivalutazione del franco svizzero dovrebbe essere favorevole all’indice elvetico, visto che è denominato in franchi svizzeri, ma quello che gli investitori temono è essenzialmente un arretramento dell’economia elvetica, conseguente alle maggiori difficoltà nell’export, a fronte di una moneta nazionale rivalutata rispetto all’euro.

Tuttavia, va considerato che gli effetti della decisione di politica monetaria della banca centrale svizzera relativi alle prospettive per l’economia svizzera, vanno mediati con quelli relativi alla rivalutazione dell’indice conseguente al nuovo rapporto valutario.

Peraltro le quotazioni non hanno oggi rotto alcun supporto fondamentale in ottica di lungo termine.

APPROFONDENDO APPUNTO L’ANALISI TECNICA DELL’INDICE SMI IN OTTICA DI LUNGO, COSA PUO’ DIRCI?

Utilizzando la tecnica Magic box su time frame mensile, risulta evidente un rilevantissimo pattern grafico, confermato dalla rottura di un’importante resistenza statica a gennaio 2013.

Questo ha consentito di proiettare un target centrato in area 9710 per/entro aprile 2017, ma con possibilità di overshooting compreso tra 10800 e 11530.

Nel corrente mese di gennaio il supporto fondamentale di lungo termine transita a 6900, quindi solo una rottura in chiusura mensile sotto tale livello porrebbe una seria ipoteca sul proseguimento del trend di lungo.

Ed oggi il minimo raggiunto dalla SMI è stato 7924, ben al di sora di tale riferimento supportivo.

INVECE COSA PUO’ DIRCI DELLA REAZIONE DEGLI ALTRI MERCATI AZIONARI?

Abbiamo assistito ad una giornata a due volti.

Dapprima i mercati, colti di sorpresa dalla decisione svizzera, sono caduti nel panico, poi hanno capito che non era proprio il caso di farsi prendere dall’emotività.

Infatti, considerando pro e contro per le altre principali economie europee, una limitazione dell’export svizzero ovviamente non può che beneficiare gli altri paesi, e gli operatori, probabilmente sulla base di considerazioni di questo tipo, più riflessive e non legate ad un generico sentimento negativo, hanno anzi deciso che vi fossero più motivi di ottimismo che di pessimismo.

La situazione tecnica dei principali indici azionari europei, quindi, può essere sintetizzata come segue.

Il Dax è ritornato in area positiva, avendo rotto la propria resistenza statica di riferimento, e veleggia ora verso i target indicati da Magic box.

Ftse mib ed Eurostoxx, invece, pur avendo rotto le prime resistenze dinamiche di riferimento, trovano sulla strada del rialzo un importante ostacolo, costituito da resistenze statiche.

Solo il loro superamento potrà consentire al rialzo in corso di dispiegare pienamente i propri effetti, dirigendosi verso gli obiettivi indicati da Magic box.

INFINE, UNO SGUARDO ALLO S & P 500.

L’indice USA ha per il momento raggiunto l’area del primo obiettivo ribassista e si trova in prossimità di un’importante area supportiva.

La sua tenuta rilancerà le quotazioni nell’ottava entrante, mentre un suo cedimento porterebbe ad un nuovo pattern ribassista con le conseguenti proiezioni.

Come sempre, seguiremo la situazione e ci aggiorneremo di conseguenza.

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