Cosa succede alla scadenza del contratto a tempo determinato?

agenzia interinale

Quella del contratto a tempo determinato, che sia stipulato direttamente con l’azienda oppure attraverso un’agenzia interinale, è una delle forme contrattuali più utilizzate da sempre. Tuttavia è anche quella che è stata maggiormente penalizzata con la crisi conseguente alla pandemia di coronavirus.

Per questo motivo il Governo ha deciso di intervenire e con il nuovo D.L. n. 41/2021, il cosiddetto Secreto Sostegni, ha introdotto delle novità per quelli in scadenza: ecco quali.

Cosa succede alla scadenza del contratto a tempo determinato?

Regole, durata, proroga

Il contratto a tempo determinato ha subito negli ultimi anni dei profondi cambiamenti. Soprattutto in relazione alla modifica fortemente voluta dall’allora Ministro Di Maio con il cosiddetto Decreto Dignità.

Con l’entrata in vigore del D.L. n. 87/2018 per tutti i contratti a tempo determinato di durata uguale o inferiore ai 12 mesi non è necessario inserire una causale per giustificare il ricorso a un lavoratore a tempo. Superato questo periodo, è possibile la proroga fino a 24 mesi. Ma inserendo una motivazione valida fra quelle ammesse dalla legge.

Che cambia con il Decreto Sostegni: cosa succede alla scadenza del contratto a tempo determinato?

Ora, con l’art. 17 del D.L. n. 41/2021, al fine di salvaguardare i posti di lavoro a termine, sono stati introdotti dei piccoli cambiamenti. Modifiche che vanno incontro alle esigenze non solo delle aziende ma soprattutto dei dipendenti a tempo determinato.

Fino al 31 dicembre 2021, quindi, sarà possibile per le aziende prorogare i propri contratti a termine senza causale. Anche in assenza delle motivazioni fino ad ora previste dalla legge. La proroga consentita è però una sola. E di durata non superiore ai 12 mesi. Fermo restando che il complessivo decorso del contratto stesso, proroghe comprese, non può eccedere i 24 mesi.

Inoltre non si tiene conto del numero dei rinnovi precedenti. Questa modifica, estesa fino a fine anno, riguarda tutti i contratti a termine. Quindi anche quelli stipulati attraverso le agenzie per il lavoro.

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