Cosa si deve fare quando nasce un figlio?

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Ecco, è nato il tuo piccino! Cosa si deve fare quando nasce un figlio?

Dopo aver comunicato il lieto evento tra parenti ed amici, esaminiamo cosa devono fare i neogenitori, distinguendo tra genitori uniti in matrimonio e quelli che non lo sono.

Le denuncia di nascita del bambino

Vediamo cosa si deve fare quando nasce un figlio.

La prima mossa “burocratica”, quando nasce un bebè, è la dichiarazione di nascita.

La dichiarazione può essere fatta entro 3 giorni presso il presidio ospedaliero o la casa di cura privata dove ha partorito la mamma.

Oppure entro 10 giorni presso l’ufficio di Stato Civile del Comune nel quale è avvenuta la nascita.

O, ancora, sempre entro 10 giorni presso il Comune di residenza di uno dei due genitori (in caso di residenza diversa, di regola si fa riferimento al Comune di residenza della madre).

Chi provvede alla denuncia del neonato

Se i genitori sono uniti in matrimonio ad occuparsene in genere è il neopapà, poiché i tempi sono piuttosto stretti.

Se i genitori non sono sposati, devono recarsi insieme presso gli uffici competenti (in ospedale o in comune) per sottoscrivere la denuncia di nascita. In questo modo il piccolo viene riconosciuto da entrambi e riceve il cognome del padre.

A dichiarare la nascita può essere anche un soggetto delegato dai genitori oppure il medico, l’ostetrica o chiunque abbia assistito al parto.

Se, invece, a riconoscere il bebè è solo la madre, il neonato riceverà il suo cognome e, nel caso in cui il papà, successivamente, voglia procedere al riconoscimento, diventa necessario presentare un’istanza al Tribunale competente, corredata del consenso dell’altro genitore.

Al momento della dichiarazione, che non comporta costi per i genitori, è necessario presentare l’attestazione di nascita rilasciata dalla direzione sanitaria dell’ospedale dove è nato il piccolo e un documento di identità purchè valido ed aggiornato, della persona che si sta occupando della dichiarazione.

Per i genitori stranieri, non titolari di carta d’identità, occorre esibire il passaporto e/o il permesso di soggiorno.

La scelta del nome

Il certificato di nascita, redatto in occasione della dichiarazione di nascita, è il primo atto che riconosce il neonato come cittadino soggetto di diritto.

In questa occasione il piccolo oltre a ricevere il cognome riceve ufficialmente anche il nome.

Quanti nomi si possono scegliere?

I genitori possono scegliere fino a tre nomi che, da questo momento, verranno riportati per esteso e senza virgola in tutti i documenti del bambino, proprio come avveniva un tempo.

La richiesta del pediatra

Ecco un’altra questione “burocratica” di cui è necessario occuparsi nei giorni appena successivi alla nascita del neonato.

Perché al bebè venga “assegnato” un professionista che lo seguirà negli anni della crescita, è necessario rivolgersi agli sportelli dell’Azienda Sanitaria cittadina provvisti di carta di identità del genitore richiedente e del codice fiscale.

Approfondimento

L’affidamento del minore ad un solo genitore

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