Cosa rischia l’Europa in caso di nuovi dazi?

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Dopo il ritorno improvviso della guerra dei dazi con la Cina, ecco arrivare quella, molto probabilmente, con l’Unione europea. Cosa rischia l’Europa in caso di nuovi dazi?

Dopo la Cina, l’Ue

Dopo l’annuncio per il ripristino dell’ultima tranche di dazi su 300 miliardi di merci in arrivo dalla Cina già da settembre, in serata Trump potrebbe annunciare anche quello per l’Unione. Nel primo caso, si avrebbe la totalità delle merci cinesi coperte da tassazione, nel secondo, invece, si parla di alcuni settori fortemente a rischio. Sempre che i rumors vengano confermati. In realtà già a maggio il tycoon aveva lamentato delle discrepanze nel trattamento tra i due blocchi commerciali (statunitense ed europeo), discrepanze che, adesso, potrebbero portare a rappresaglie su settori come quello delle auto e degli alimentari. Un quadro, quello che si va delineando, che potrebbe suggerire l’ipotesi di una sorta di preparazione ad una nuova campagna elettorale da parte di Trump.

Campagna elettorale?

Circa 4 anni fa, quando era in corsa per la Casa Bianca, l’allora imprenditore riuscì a puntare, con successo, alle fragilità di un sistema produttivo ed economico che registrava il rischio di una concorrenza cinese troppo pressante.

Da qui la decisione di attuare una strategia per raccogliere consensi da parte dell’elettorato rappresentato dagli operai del midwest (spesso vittime di licenziamenti e tagli dei salari) e degli agricoltori. Insomma, categorie che più di altre soffrivano delle ingerenze di Pechino, a loro volta facilitate da una serie di norme che favorivano più la Cina stessa che non Washington.

Infatti stando alle regole che invece le società statunitensi dovevano (e devono tuttora) rispettare per lavorare in Cina, ci sono quelle che obbligano le multinazionali straniere a creare una partnership obbligatoria con un’azienda locale condividendo in toto i segreti industriali.

Una pratica che il presidente ha deciso di interrompere perché giudicata vero e proprio spionaggio industriale.

Cosa rischia l’Europa in caso di nuovi dazi?

Per quanto riguarda invece l’Europa, il problema resta su alcuni settori come, appunto, quello delle auto ma anche il settore agricolo. A luglio, infatti, si era parlato di tariffe commerciali su prodotti dell’Unione europea per circa 4 miliardi di dollari, molti dei quali erano prodotti italiani. Nello specifico parmigiano, provolone, pasta e prosciutto. Ma anche gli altri paesi vedevano a rischio specialità come le olive e il whiskey irlandese. Il casus belli, secondo alcuni, potrebbero essere i sussidi Ue alle compagnie aeree commerciali, prima fra tutte Airbus (AIR), a tutto discapito dell’americana Boeing (BA).

L’anno scorso il Wto aveva condannato L’Unione la quale, però, potrebbe adesso vedere, da parte di Washington, misure restrittive sul commercio per circa 11 miliardi di dollari all’anno. Almeno secondo quanto già dichiarato dai vertici Usa all’inizio dell’estate.

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