Cosa rischia il coniuge che non versa l’assegno di mantenimento perché in difficoltà economiche

separazioni

Abbiamo più volte affrontato con il Team di ProiezionidiBorsa le tematiche relative al procedimento di separazione e a quello del divorzio.

Uno degli aspetti su cui maggiormente si discute quando una coppia decide di porre fine all’unione è sicuramente quello relativo al mantenimento dei figli.

In sede di separazione quindi, sia essa consensuale o giudiziale, viene stabilito l’importo dell’assegno di mantenimento.

Esso può essere corrisposto oltre che ai figli anche all’ex coniuge se più debole, sulla base di alcuni parametri che potrete leggere qui.

Ma cosa rischia il coniuge che non versa l’assegno di mantenimento perché in difficoltà economiche?

Ben potrebbe accadere e di fatto accade non di rado, che chi è obbligato a versare l’assegno di mantenimento non lo faccia.

Qualunque sia il motivo alla base di questo comportamento, non è giustificato!

Andiamo a vedere cosa rischia il coniuge che non versa l’assegno di mantenimento perché in difficoltà economiche.

È bene precisare che la sentenza con cui il giudice decreta l’obbligo di versare il mantenimento è un titolo esecutivo. Quindi se non si rispetta quanto stabilito nella stessa, è possibile intraprendere un giudizio di esecuzione forzata per il recupero delle somme dovute.

Vediamo l’iter da seguire

Nel momento in cui il coniuge su cui incombe l’obbligo del mantenimento è inadempiente, il legale attiverà la procedura per il recupero delle somme. Si procederà innanzitutto con la notifica di un atto di precetto, con cui si intima il pagamento delle somme dovute nel termine di 10 giorni dalla ricezione dello stesso.

Trascorso detto termine, potrebbe accadere che il debitore continui a non adempiere.

E allora cosa succede?

Che si procederà con il pignoramento che potrà essere mobiliare, immobiliare o presso terzi.

Abbiamo visto quindi cosa rischia il coniuge che non versa l’assegno di mantenimento perché in difficoltà economiche.

Può ritrovarsi un pignoramento sui beni di cui è proprietario oppure, qualora il pignoramento è presso terzi, con una riduzione di incassi .

Ma il coniuge inadempiente rischia anche dal punto di vista penale

L’ex coniuge tenuto a versare l’assegno di mantenimento che non adempie a detto obbligo, con il suo comportamento viola l’art. 433 del codice civile. Ma nello stesso tempo rischia una denuncia anche penale. Potrebbe infatti essere denunciato per violazione degli obblighi di assistenza familiare, reato sancito dagli artt. 570 e 570 bis del codice penale. Detta violazione può comportare una condanna penale del coniuge inadempiente, ma per recuperare le somme non versate occorrerà sempre intraprendere un’azione civile.

Attenzione quindi ad essere superficiali e a non pensare alle conseguenze dei nostri comportamenti che potrebbero essere serie.

Il consiglio

Se i rapporti tra i due ex coniugi sono sereni e collaborativi, qualora uno dei due ha difficoltà economiche, si potrebbe optare per un accordo di riduzione o sospensione.

Quindi si darebbe al coniuge in difficoltà economiche, la possibilità di ridurre le somme da versare o addirittura, se ci sono i presupposti, sospendere il versamento dell’assegno.

Se invece i rapporti tra i due ex coniugi non sono pacifici, diventa più complicato raggiungere un accordo. In questi casi infatti è solitamente in coniuge che non riceve il mantenimento ad agire per costringere l’altro a pagare.

Oppure potrebbe accadere che sia il coniuge che non riesce a versare, a rivolgersi al Tribunale perché vengano modificati gli accordi.

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