In cosa investire in caso di crash dei mercati azionari?

ProiezionidiBorsa

Dalle posizioni di Soros ai beni rifugi ai titoli di Stato e alle materie prime: attese e prospettive sui mercati.

Si parla di un possibile crash sui mercati azionari internazionali, legato alle dinamiche conflittuali relative alla questione nord coreana.

In realtà un ribasso consistente è già presente su diversi indici a partire dal Dax.

In cosa investire, quindi, in caso di crash dei mercati azionari?

E’ di questi giorni la notizia che il finanziare George Soros, noto per la sua speculazione contro la lira, abbia investito quasi 2 miliardi di dollari in posizioni short sui mercati USA.

Cosa si nasconde dietro questa decisione, e conviene seguire Soros?

Ma è anche possibile investire in beni rifugio, andando long su alcuni strumenti finanziari?

Per rispondere a tutte queste domande, prendiamo le mosse da cosa ha dichiarato lo stesso Soros.

Secondo il finanziere l’attuale presidenza statunitense sta abdicando alle sue funzioni primarie, e gli USA rischiano di rimanere senza guida, da cui un probabile tracollo delle quotazioni.

In realtà questa pare essere la tipica risposta, tanto per trarsi d’impiccio, senza svelare le reali motivazioni di un così consistente investimento in posizioni short sul comparto azionario.

La realtà è che se anche si fosse verificata la presidenza Trump, ma in altre circostanze, a fronte di una situazione diversa, probabilmente Soros non avrebbe assunto la stessa posizione.

Di cosa stiamo parlando?

Soros fa parte delle cosiddette mani forti, cioè di quegli operatori che possono con i loro ingenti flussi anche condizionare pesantemente i corsi dei mercati finanziari.

A cosa guardano questi operatori?

Principalmente alla posizione ciclica di lungo termine.

Infatti questo tipo di analisi consente diversi vantaggi.

Capire se e per quanto tempo una posizione possa essere tenuta e quindi calcolare i possibili ritorni.

Voi ben capite che se una posizione può essere tenuta a lungo, entrarvi è più agevole, intanto perché si può entrare in più tranches.

Inoltre perché è più difficile commettere errori eccessivi rispetto a posizioni di breve termine.

Pertanto, il presupposto fondamentale per decidere una posizione short di ampio respiro sui mercati è una posizione ciclica favorevole ad una fase ribassista di lungo termine.

E, come potete notare da mie precedenti analisi, è proprio questa la posizione in cui ci troviamo.

I mercati americani, che sono quelli su cui Soros ha aperto le posizioni, si trovano infatti nel terzo sottociclo, e paiono destinati ad un ribasso che dovrebbe trovare un minimo attorno al 2020.

Anche altri mercati paiono in analoga posizione, ed anzi, paiono in una posizione più avanzata della fase ribassista dell’intero ciclo, in particolare Dax ed Eurostoxx.

Ma è anche possibile assumere posizioni long su determinati comparti.

In particolare sull’oro, storicamente caratterizzato da una correlazione inversa rispetto all’azionario, quale tipico bene rifugio.

Approfondiremo in un articolo successivo le dinamiche tecniche del metallo prezioso per eccellenza, ma sin d’ora notiamo che pare già confermare segnali di inversione di lungo.

Quanto alle materie prime legate alla produzione industriale, legate al petrolio, come precisato in un precedente articolo, le prospettive continuano ad essere ribassiste di lungo.

Considerando invece il fronte valutario, puntare sull’euro potrebbe rivelarsi una scommessa premiante, in quanto all’inizio di un rialzo ciclico di lungo termine.

Sui titoli di stato conviene invece mantenere un atteggiamento particolarmente prudente, in vista delle tensioni legate alle problematiche dell’innalzamento dei parametri di finanza pubblica da parte del congresso statunitense, con possibili ripercussioni sul comparto dei titoli di stato anche di altri paesi.

 

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Cimatti Mario Marco

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