Cosa indicano le curve dei rendimenti di Germania, Italia e USA?

curva dei rendimenti

Uno strumento particolarmente affidabile nel comprendere talune dinamiche economiche, soprattutto per finalità previsive, è la curva dei rendimenti.

Questo indicatore pone in correlazione le diverse scadenze dei titoli di Stato di un Paese con il relativo rendimento, in modo da consentire di delineare principalmente proiezioni rialziste, stagnanti o ribassiste sulle prospettive economiche.

In tal modo possiamo avere infatti curve normali, positivamente inclinate, piatte o invertite.

La curva sostanzialmente proietta le aspettative degli operatori di mercato sull’andamento dei futuri rendimenti.

Ovviamente a tassi crescenti corrisponde economia in crescita, e viceversa.

Una curva in salita è normale, soprattutto perché, prevedendo tassi maggiori per scadenze più lunghe, comporta un maggior rendimento, a fronte del maggior rischio di detenere per un periodo più lungo un determinato titolo.

Viceversa una curva appiattita, o peggio, invertita al ribasso, esprime tassi maggiori su scadenze inferiori.

Questo comporta una previsione di maggior rischio sulle scadenze più ravvicinate, circostanza che si verifica quando si percepiscono prospettive di crisi economica.

In questo caso una crisi ravvicinata comporta minori entrate nel breve e medio termine, per lo Stato interessato. E, conseguentemente, un rischio maggiore per le corrispondenti scadenze dei titoli di Stato.

Premesse queste fondamentali spiegazioni, vediamo quali prospettive emergono da tre importanti curve dei rendimenti.

Cosa indicano le curve dei rendimenti di Germania, Italia e USA?

Germania

Iniziamo dal grafico della curva tedesca.

Curva tedesca agosto 2021

Come possiamo notare, il grafico indica tre curve dei rendimenti, di un anno fa, di un mese fa, ed attuale.

La parte discendente, sino alla scadenza triennale, proviene da una inversione ribassista, già realizzatasi prima della grave crisi dell’anno scorso (quindi correttamente prevista), e non ancora invertitasi al rialzo.

Rispetto alla curva di un mese fa, notiamo che i tassi stanno scendendo, mentre sulla parte iniziale della curva sono addirittura sotto i tassi di un anno fa, il che implica mancata previsione di una dinamica inflazionistica destinata a perdurare nel tempo.

Di seguito la differenza di rendimenti tra la scadenza semestrale e trentennale sulle diverse curve.

  • 1 anno fa 0,5
  • 1 mese fa 0,91
  • oggi 0,688.

L’inclinazione complessiva resta rialzista, ma con una diminuzione della pendenza tra la curva attuale e quella di un mese fa.

Complessivamente, considerando sia la diminuzione dei rendimenti, sia la minor pendenza rialzista della curva attuale rispetto ad un mese fa, le prospettive non paiono quindi favorevoli a ritenere giustificata una dinamica inflazionistica perdurante.

Anzi, anche in ambito tedesco parrebbe confermata una dinamica che confermerebbe le proiezioni della FED.

Peraltro la minor inclinazione della curva parrebbe preludere quanto meno ad una proiezione di contenimento anche della ripresa economica in atto.

Oltre tutto con un incremento di tensioni finanziarie, come evidenziato tra la scadenza a 15 e 20 anni, che ha invertito la propria pendenza da rialzista a ribassista.

Probabilmente, sia la dinamica inflazionistica che quella della ripresa economica sono condizionate da un virus che sta riprendendo vigore.

Si sta diffondendo la variante delta, ed ora pare fare la sua comparsa, anche in territorio europeo, la lambda.

Italia

Questo il grafico delle tre curve dei rendimenti italiani.

Curva Italia agosto 2021

La curva attuale evidenzia rendimenti più bassi, rispetto alla curva di un mese fa e di un anno fa.

A differenza di quella tedesca, la curva ha mantenuto inclinazione rialzista nel tempo su tutte le scadenze, a partire dalla semestrale, e queste sono le differenze di rendimenti tra la scadenza semestrale e trentennale sulle diverse curve.

  • 1 anno fa 2,54
  • 1 mese fa 2,67
  • oggi 2,546.

In sostanza, possiamo dire che la curva è tornata all’inclinazione sempre rialzista, ma meno accentuata, di un anno fa.

Pur nell’ambito di una inclinazione rialzista, ne possiamo trarre l’indicazione di una proiezione favorevole al contenimento delle pressioni inflazionistiche e ad una generale ripresa economica, ma prevista per il futuro più moderata, rispetto alle dinamiche attuali.

USA

Spostiamoci ora sull’altra sponda dell’Atlantico, ed osserviamo le dinamiche della curva dei rendimenti statunitense.

Grafico 3 curva rendimenti agosto 2021

I rendimenti stanno scendendo, rispetto a quelli di un mese fa.

Queste le differenze di rendimento sulle tre curve tra la scadenza semestrale e quella trentennale.

  • 1 anno fa 1,12
  • 1 mese fa 1,99
  • oggi 1,85.

Anche la pendenza della curva USA, tuttora rialzista, sta diminuendo rispetto a quella di un mese fa.

Da notare peraltro una accentuata diminuzione tra la scadenza ventennale e quella trentennale.

Anche la curva USA, quindi, esprime un contenimento della dinamica inflazionistica e della ripresa in atto, sia pur in un contesto ancora sostanzialmente rialzista.

Conclusioni

Cosa indicano le curve dei rendimenti di Germania, Italia e USA? Pur nell’ambito di pendenze tuttora rialziste, a conferma di una situazione complessivamente favorevole ad una ripresa economica, le curve esprimono tassi traslati verso il basso ed una minor pendenza della propria inclinazione.

Ne consegue una proiezione di un contenimento della ripresa in atto, e di una dinamica inflattiva destinata, probabilmente, a non perdurare, o comunque a non subire particolari accelerazioni perduranti nel tempo.

In tutto questo probabilmente gioca un ruolo di primo piano la dinamica del Covid, a fronte soprattutto del rischio di nuove varianti e di una conseguente maggior inefficacia delle strategie vaccinali e contenitive in corso.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

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