Cosa fare se la banca rifiuta la rinegoziazione del mutuo

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In un recente articolo abbiamo trattato la crisi del settore immobiliare. Le compravendite da tempo sono ai minimi storici e di conseguenza le famiglie richiedono sempre meno mutui. Nel mercato creditizio ci sono però alcune soluzioni ancora molto richieste. Negli ultimi mesi, ad esempio, i tassi d’interesse bassi e la crisi economica hanno fortemente incentivano le rinegoziazioni dei mutui. Oggi approfondiremo proprio le rinegoziazioni dei mutui immobiliari. Capiremo quando e come richiederle e cosa fare se la banca rifiuta la rinegoziazione del mutuo.

Stessa banca, nuove condizioni

La rinegoziazione è una vera e propria trattativa tra banca e cliente. Normalmente i mutuatari chiedono alla banca di modificare le condizioni del proprio mutuo quando le rate diventano insostenibili. Oppure quando le condizioni di mercato sono mutate fortemente e rendono il nostro finanziamento fuori mercato. Le banche solitamente concedono con relativa facilità una rinegoziazione per due motivi. Il primo caso è quello di una famiglia in difficoltà che rischia di non riuscire più ad onorare le rate.

Per la banca abbassare i costi significa quindi ridurre il rischio di insolvenze. Il secondo scenario è quello di un mutuatario consapevole che altri istituti potrebbero trattarlo meglio. Nuovamente la banca tende ad accogliere la richiesta a proprio vantaggio, in questo caso per non perdere un buon cliente. Insomma, in questo caso sembra che sia il cliente a partire avvantaggiato nella richiesta. Ma, cosa fare se la banca rifiuta la rinegoziazione del mutuo?

Cosa richiedere

Se ci accorgiamo che il nostro mutuo è diventato troppo caro, potremo chiedere alla banca di intervenire su più aspetti. Innanzitutto, il costo, ovvero tasso e spread. Lo spread è la percentuale di guadagno delle banche e su questo punto i margini di trattativa sono solitamente abbastanza ampi. Come anche per passare da un tasso variabile ad un fisso, visto che per la banca l’operazione è relativamente semplice ed economica. Le famiglie più in difficoltà potranno anche chiedere di allungare la durata del mutuo. Alla fine in realtà il costo del mutuo salirà ma la rata più bassa potrebbe aiutare a far quadrare il bilancio di fine mese.

Cosa fare se la banca rifiuta la rinegoziazione del mutuo

Le banche non sono obbligate ad accettare la richiesta dei clienti. Se alla nostra richiesta, l’istituto dovesse rispondere negativamente dovremo innanzitutto capire il motivo. Se avessimo ritardato o addirittura saltato il pagamento di qualche rata, la banca potrebbe aver già avviato le procedure di recupero. Quindi non accetterebbe alcuna richiesta di rinegoziazione. Oppure l’istituto potrebbe considerare le nostre condizioni già buone e quindi non più trattabili. La ragione più semplice è però un’altra: il nostro mutuo potrebbe essere stato venduto ad una società specializzata. La cessione del credito è più comune di quanto si creda e spesso i nostri finanziamenti non sono più in banca. Se così fosse, non disperate: dovrete semplicemente chiedere la rinegoziazione al nuovo titolare del credito

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