Cosa fare in caso di febbre. È giusto allarmarsi sempre?

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Quando arriva la febbre tendiamo sempre ad allarmarci a priori. Se poi viene ai nostri bambini, soprattutto se piccoli, scatta spesso quell’allarmismo, peraltro infondato quasi sempre, che possa creare danni permanenti e importanti. Vale la pena ricordare subito che una febbre preoccupante, che valga un giro al Pronto Soccorso ospedaliero, deve superare i 41 gradi, attestandosi attorno ai 42. Una volta, i nostri nonni ci spiegavano che la febbre è una normale risposta del corpo all’arrivo di qualche virus o infezione. La temperatura corporea sale in concomitanza con la produzione degli anticorpi. Cosa fare in caso di febbre. È giusto allarmarsi sempre? No, quindi secondo la saggezza popolare.

La febbre da solo non deve spaventare

Il 2020 si è aperto con la febbre protagonista assoluta della vita sociale. La sua misurazione è stata la prova di accesso per capire se il coronavirus stesse agendo sul fisico delle persone. I datori di lavoro e le aziende hanno fatto firmare atti di responsabilità volti a lasciare a casa i dipendenti febbricitanti. Della serie: nel dubbio non rischiamo. E, diremmo noi, giustamente anche. Purtroppo, anche le semplici influenze e gli stati febbrili normali rischiavano di creare il panico e una reazione a catena. Gli esperti della nostra redazione, allineandosi ai pareri medici, ricordano però che la febbre da sola, senza emicrania, vomito, irrigidimento muscolare, irritabilità, non è quasi mai pericolosa.

La febbre rimedio del fisico

Cosa fare in caso di febbre. È giusto allarmarsi sempre, o dobbiamo quindi non farci prendere dalla precipitazione. Propendiamo per la seconda opzione, senza ovviamente sottovalutare nulla, e, tenendo conto che il ricorso all’antipiretico va fatto quando la febbre comincia a salire veramente tanto. L’intervento immediato, invece, è consigliabile per coloro che soffrono di malanni pregressi: cardiopatici, diabetici, pazienti con insufficienza renale o respiratoria. Particolare attenzione anche alle persone anziane e ai bambini, per il famoso rischio convulsioni, e lo spettro della meningite.

Attenzione ai medicinali

Il ricorso agli antipiretici classici, va comunque sempre concertato col proprio medico di base, in quanto, molte medicine e i loro principi attivi vanno ad attaccare il fegato. Da ricordare anche che le classiche pasticche per combattere la febbre non devono essere assolutamente somministrate ai minori di 14 anni, se non col consenso del pediatra di famiglia!

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