Cosa fare con i soldi investiti in tempo di guerra e cosa conviene fare con i risparmi faticosamente accantonati?

Guerra

Lo scoppio della guerra ha fatto crollare i mercati azionari mondiali. In una fase come questa di forti turbolenze di mercato e violenti ribassi, come conviene investire i propri risparmi? I forti cali delle Borse potrebbero spingere il risparmiatore a stare lontano dai mercati oppure a vendere gli asset in portafoglio. In questa particolare situazione in cui le banche hanno subito forti perdite qualcuno potrebbe anche non fidarsi dei conti correnti.

Per evitare che l’emotività possa guidare le nostre scelte, occorre fare una considerazione. Il calo rapido dei prezzi ha fatto scendere il valore di alcuni titoli a prezzi da saldo offrendo delle ottime opportunità d’investimento. È la regola che chiunque segue alla prima occasione. Al supermercato si approfitta delle offerte e degli sconti; durante l’anno si sfruttano i saldi stagionali. Perché non farlo anche in Borsa acquistando oggi a 60 o 70 quello che neanche una settimana fa valeva 100?

Cosa fare con i soldi investiti in tempo di guerra e cosa conviene fare con i risparmi faticosamente accantonati?

Il calo dei prezzi ha riguardato in particolare un asset finanziario mentre il resto del mercato ha retto molto bene. Anzi, in certi casi dallo scoppio della guerra alcuni prezzi sono aumentati.

Chi ha i soldi investiti in azioni e ha pianificato un investimento di lungo periodo, deve continuare a perseguire la sua strategia. Non solo, il risparmiatore convinto della sua scelta approfitta del momento per incrementare l’acquisto dei titoli in portafoglio sfruttando il ribasso dei prezzi. Questa strategia è simile a quella che si adotta sfruttando le offerte del supermercato di acquisto di 2 prodotti al prezzo di 1.

Chi ha in programma un investimento, questo è il momento migliore. Come sempre il risparmiatore deve considerare due fattori, il suo grado di rischio e il suo orizzonte temporale. Con un basso livello di rischio i titoli di Stato sono un’ottima soluzione. I nostri BTP hanno retto benissimo alla tempesta sui mercati delle ultime settimane. Anzi, i prezzi si sono anche rivalutati. Chi investe può optare per i classici BTP a tasso fisso. Il titolo con scadenza novembre del 2027 (Isin IT0001174611) al prezzo di 131,2 centesimi renderà al rimborso il 3,7% totale netto. Considerando che l’inflazione rimarrà alta a lungo, l’investitore con un basso livello di rischio potrebbe puntare anche su BTP legati all’inflazione, italiana od europea.

I settori premiati

Cosa fare con i soldi da investire con una maggiore propensione al rischio e un orizzonte temporale di lungo periodo, oltre 5 anni? Puntare sulle azioni. Le Borse hanno sempre reagito ai ribassi ritornando sui massimi e realizzando nuovi record. È accaduto così dopo il forte calo della Borsa americana del 1929. Wall Street dopo il crollo del dicembre del 1941, in reazione all’attacco a Pearl Harbour, ha impiegato solamente 12 mesi a recuperare le perdite. Le Borse hanno recuperato anche dopo i crolli del 1987, del 2001, del 2008 e del 2012. Ovviamente non tutte le Borse sono uguali. Se Wall Street ha sempre recuperato le perdite, Piazza Affari è lontana ancora il 100% dai massimi del 2000.

Chi vuole approfittare dei prezzi da saldo in Borsa può utilizzare ETF ed azioni. Gli ETF sono utilissimi per puntare su indici azionari o su particolari settori. Per esempio, questa guerra porterà ad una nuova corsa al riarmo, quindi i settori legati alla difesa potrebbe essere ben acquistati nei prossimi mesi. Anche gli ETF sull’energia e sui beni agricoli potrebbero sovraperformare nei prossimi mesi. Mentre per il lungo periodo potrebbero essere favoriti i titoli legati al settore delle energie rinnovabili.

Approfondimento

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