Cosa comprare con le Borse mondiali in calo?

Toyota

Le probabilità tranne automodifiche  sono per nuovi ribassi, cosa comprare con le Borse mondiali in calo?

USA e Cina sempre più lontani, nonostante le ultime deboli intenzioni di voler firmare la Fase 1 dell’accordo, a causa dei continui battibecchi tra i funzionari americani e cinesi.

A rendere ancora più difficile un accordo sono anche le ultime notizie riguardanti Hong Kong e Taiwan.

Ad Hong Kong vige una serie di proteste, iniziate a metà marzo, contro il disegno di legge sull’estradizione di latitanti verso paesi dove non è presente nessun accordo di estradizione.

In seguito, la Cina ha iniziato la mobilitazione dell’esercito volto a cessare le proteste, ma fino ad ora ha portato ad un aumento delle rappresaglie.

In Taiwan centinaia di persone protestano contro la Cina a causa di un possibile accordo commerciale con forti timori dei commercianti locali che temono di essere schiacciati dalla forza commerciale cinese.

Timori per le Borse mondiali

Si prospetta Borse mondiali in calo?

Ancora presto per dirlo ma meglio essere cauti.

I tweet non programmati di Trump a favore di un’intesa fanno ben sperare, ma le ultime critiche del consigliere di Stato cinese possono fare tremare i mercati internazionali.

Come se non bastasse, le intromissioni degli USA sulle questioni Hong Kong e Taiwan non aiutano.

Ultimo barlume di speranza le ultime dichiarazioni a Pechino, presso il New Economy Forum, del leader cinese Xi Jinping che vorrebbe attivamente lavorare per un accordo ed evitare una vera guerra commerciale.

Le settimane seguenti saranno molto importanti per capire gli ulteriori sviluppi della guerra commerciale.

Cosa comprare con le Borse mondiali in calo?

In questo caso bisogna guardare i mercati che potrebbero reggere un eventuale urto o storie particolari di aziende. Guardiamo quindi al Giappone.

Ad esempio Toyota (TYO), oggi a quota 7.753, che ha registrato un + 3.6% da inizio anno ma ha registrato un balzo notevole da maggio registrando un +24.4% all’aumento dei dividendi.

Prossimo target i massimi storici a 8.604 con stop loss a 7.550.

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