Cosa ci racconta il Bilancio della FED sull’economia americana?

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SCOPO

In due articoli precedenti sono state eseguite alcune osservazioni su due argomenti molto dibattuti negli ultimi mesi sulla borsa ed economia americana:
}- valutazioni secolari delle curve del P/E (e similari) su S&P500;
}- comparazione M3 tra i principali attori monetari del G20.
In questa sede si prenderà in considerazione un parametro da anni molto trattato durante le analisi e le critiche alla sostenibilità dei sistema finanziario USA: il Central Bank Balance Sheet.
Gli Assets della Banca Centrale sono dati dalla somma ”Passività” + ”Capitali”. Gli attivi sono voci di proprietà della banca (prestiti, titoli, riserve, ecc.); i passivi sono voci che la banca deve a terzi (depositi, prestiti bancari, ecc.).
Le curve proposte sono relative USA, EuroArea, Giappone, Cina, Russia (questa presa in considerazione a causa del ruolo chiave per la stabilità finanziario-energetica di EuroArea).
Dette curve riguardano il Central Bank Balance Sheet, il GDP o PIL ed il relativo ratio dell’ultimo anno GDP/C.B.B.S. (tutto espresso in US$ Bill.). Inoltre con delle frecce ”scolastiche” vengono simbolizzati i trend di base delle coppie di curve per ogni paese usato.

METODICHE

Si usano semplici, lineari e qualitative tecniche di analisi grafica.

ELEMENTI GRAFICI

Molto semplicemente il GDP è in imponente incremento solo per USA e Cina; Giappone e Russia evidenziano una fase ribassista; EuroArea invece è lateral-ribassista.

Il C.B.B.S. invece è in imponente incremento per Giappone, Cina, Russia; EuroArea mostra anch’esso valori decisi ed importanti di incremento strutturale della curva; USA sono in una lunga fase lateral-ribassista da diversi anni.

Il ratio GDP/C.B.B.S. vede la seguente scala decrescente: Cina >>> Russia >> USA > EuroArea > Giappone.

NOTE CONCLUSIVE

Cosa si può dedurre???

L’economia americana, sintetizzata dal GDP, è in ottima salute rispetto a quella di EuroArea, alla luce del parametro C.B.B.S.; difatti gli indicatori usati sono in fase certamente positiva ed addirittura alternati rispetto quelli Eu. Se non ci sarà una rapida inversione dei due parametri Eu (incremento GDP & decremento C.B.B.S.) il ratio potrebbe approcciare molto rapidamente i valori di equità (Japan-like???).

Il Giappone si presenta fuori scala quanto a fragilità del suo sistema, col GDP annuale (in decremento) oramai sopravanzato da C.B.B.S. in ascesa continua.

La Cina ha ancora amplissimi margini di manovra monetaria, anche in caso di importanti crisi del GDP.

La Russia invece anche se ha certamente margini cospicui di manovra monetaria, deve fronteggiare sia una lunga fase negativa geo-politica (sanzioni e limitazioni commerciali) sia una retromarcia marcata del GDP, che se dovesse perdurare (unitamente alla ascesa di C.B.B.S.) porrebbe le basi per un violento avvicinamento del ratio GDP/C.B.B.S. ai valori USA o EU, ma senza avere una struttura economica e finanziaria similare.

Insomma, durante l’intera fase di implementazione dei QE sistemici nell’ecosistema finanziario globale, partiti col piano Paulson, la posizione americana s’è notevolmente rafforzata rispetto il principale competitore monetario, EuroArea. Ciò viene dimostrato sia dalle evoluzioni del sistema bancario { https://www.researchgate.net/publication/313846667 } sempre più dominante, sia dalla dinamica del GDP e del C.B.B.S., sia da alcuni parametri macro, uno fra tutti il mercato del lavoro.

Indice dei contenuti

UNA PROVOCAZIONE

L’attuale evoluzione grafica di C.B.B.S. appare proprio una classica fase ”distributiva apicale”.

Domanda: è plausibile che tale distribuzione (seguita da un ribasso con pendenza più o meno accentuata) accompagnerà l’ultima fase rialzista dell’azionario USA ???

In fondo potrebbe essere più che possibile l’ipotesi provocatoria che l’attuale fase simil-asintotica dell’azionario USA sia in parte sostenuta proprio dal ”rientro” a valori quasi normali del C.B.B.S.; e questo proprio nel mentre il resto del mondo è ancora in affanno monetario (EuroArea e Giappone). Questa tesi potrebbe essere il LINK con la questione M3 e   P/E vista nei precedenti contributi.

GRAFICI UTILIZZATI

Tradingeconomics – WallStreetJournal.

RIFERIMENTI AGGIUNTIVI

https://www.researchgate.net/publication/258848387

https://www.researchgate.net/publication/259298901

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