Cosa ci dice l’etichetta sulle uova e quali importantissime informazioni possiamo conoscere

uova

Per prima cosa occorre specificare che in questo articolo intendiamo spiegare le informazioni riportate sull’etichetta, o sulla confezione, delle uova. Per comprendere il codice alfanumerico che viene impresso su ogni singolo uovo, rimandiamo qui.

Introduciamo poi questa nozione che ci sarà utile a breve per capire l’etichetta delle uova: una volta deposto, l’uovo, perde giornalmente 10-18 centigrammi d’acqua che evaporano attraverso la porosità del guscio, con conseguente aumento della camera d’aria interna. Quindi più l’uovo diventa leggero, più è vecchio. Vedremo a breve perché la camera d’aria è importante per leggere l’etichetta.

Vediamo, dunque, cosa ci dice l’etichetta sulle uova e quali importantissime informazioni possiamo conoscere e troviamo espressamente indicate.

La categoria di freschezza

Sulla confezione la freschezza è indicata con la dicitura “A Extra” o  “A”. Esiste anche una “B” ma non viene commercializzata per i consumatori. È, infatti, destinata solo al settore industriale.

Le “A Extra” possono essere vendute solo entro 7 giorni dall’imballaggio o entro 9 giorni dalla deposizione. La camera d’aria deve essere di massimo 4 mm.

Le uova “A” sono invece commercializzabili non oltre 21 giorni dalla data di deposizione. La camera d’aria non deve essere superiore ai 6 mm.

Attenzione: le uova della categoria “A” fresche, non devono essere lavate, altrimenti occorre indicare la dicitura “uova lavate”.

Dimensione

Le categorie sono “XL”, “L”, “M” o “S”. Riportiamo anche il peso che dovrebbero avere dato che molte ricette indicano la voce uova in grammi.

  • XL – grandissime, minimo 73 grammi;
  • L – grandi, minimo 63 grammi;
  • M – medie, minimo 53 grammi;
  • S – piccole, meno di 53 grammi.

Scadenza e termine minimo di conservazione

Il termine minimo di conservazione è fissato, al massimo, al ventottesimo giorno dalla data di deposizione per il consumatore. Ciò significa che il consumatore non dovrà consumare l’uovo se sono trascorsi 28 giorni da quando è deposto.

Il punto vendita, invece, è obbligato a ritirare dallo scaffale le uova ancora prima. Ossia se sono trascorsi 21 giorni dalla deposizione. Quindi il venditore non può vendere un uovo che il giorno stesso o tre giorni prima del termine minimo di conservazione.

Purtroppo la data di deposizione è obbligatoria solo per le uova “A Extra”, ovvero le freschissime. Per le altre di categoria “A” l’indicazione di quando siano state deposte è facoltativa (il TMC è  obbligatorio).

Una curiosità: solitamente la normativa europea è sempre molto rigorosa e severa sulla sicurezza alimentare ma in questo caso si è verificata un’eccezione.

La normativa vigente per le uova è il Regolamento europeo 598/2008. Ebbene, per questo prodotto, il Regolamento europeo prescrive l’apposizione del termine minimo di conservazione (TMC), ossia “Da consumarsi preferibilmente entro…”.

Il TMC solitamente si usa per indicare un deterioramento delle caratteristiche qualitative e gustative, a partire dal giorno indicato. Un termine meno perentorio della data di scadenza. Questo sarebbe molto pericoloso!

La stessa EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, ha chiarito che prolungare il tempo di conservazione aumenterebbe i rischi di salmonellosi. In questo parere, sollecitato dalla stessa Commissione Europea, l’EFSA ha voluto scongiurare un incremento della principale tossinfezione alimentare in Europa.

Il sistema di allevamento

L’allevamento può essere all’aperto, a terra o in batterie. Naturalmente le prime due diciture saranno scritte, ai fini del marketing, a caratteri cubitali.

Le condizioni di conservazione e di impiego, e il Paese di origine

Il Paese di provenienza delle uova è impresso sulle uova anche nel codice alfanumerico.

Il centro di imballaggio

La ragione sociale e indirizzo del centro imballaggio è utile perché può essere quest’ultimo e non il produttore ad apporre il codice sull’uovo.

 “Bollo CE”

Si tratta di un ovale con tre brevi codici che identifica il centro di imballaggio.

Numero di lotto di produzione

Si identifica con “Lotto”. Serve a individuare tutte le confezioni che sono state preparate nelle stesse condizioni di imballaggio.

Se una fra queste confezione presentasse un’anomalia si potrebbe ritirare rapidamente tutto il lotto.

Ecco cosa ci dice l’etichetta sulle uova e quali importantissime informazioni possiamo  conoscere.

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