Cosa c’è di vero nella diceria che afferma che i ladri lascino dei simboli sui campanelli delle case?

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Tutti avremo sentito almeno una volta le testimonianze di chi afferma che i ladri abbiano un codice segreto, fatto di simboli e sigle, che utilizzano per segnare le case delle loro potenziali vittime. I furti in appartamento sono sempre più frequenti, e i ladri sembrano sapere perfettamente quali siano le vittime più vulnerabili, per colpire nel posto giusto al momento giusto. È logico dunque chiedersi che cosa ci sia di vero nella diceria dei segni lasciati sui campanelli. È possibile che i malviventi utilizzino davvero un codice segreto per scambiarsi informazioni sulle case da svaligiare?
Cosa c’è di vero nella diceria che afferma che i ladri lascino dei simboli sui campanelli delle case?

Il linguaggio segreto dei ladri composto da croci, rombi e triangoli

Secondo questa diceria, i ladri avrebbero un codice segreto molto sofisticato che utilizzerebbero per scambiarsi informazioni sulla casa. Ad esempio il numero di abitanti, le abitudini dei padroni di casa e i tempi più opportuni per mettere in atto un furto con scasso.

Si dice che un rombo indichi una casa disabitata. Invece una croce indica una casa da prendere di mira nel prossimo futuro. Un triangolo pare indichi una casa abitata da una persona che vive da sola. Vi sarebbero anche simboli che indicano le case da evitare perché i suoi abitanti sono troppo buoni, troppo gentili o troppo religiosamente devoti per subire un furto.

Ma esiste un fondo di verità a tutte queste teorie? Cosa c’è di vero nella diceria che afferma che i ladri lascino dei simboli sui campanelli delle case?

Se ne parlava già nell’800

Le testimonianze sul linguaggio segreto dei ladri sono antiche. Già nell’800, l’antropologo Cesare Lombroso parlava del ‘codice dei ladri’, il mezzo di comunicazione preferito dai delinquenti. Oggi le storie sui simboli lasciati sui campanelli sono diffuse in tutta Europa e anche nel resto del mondo. Ma che cosa c’è di vero? Sembra che la risposta sia che in realtà non ci sia nulla di vero nella diceria che afferma che i ladri lascino dei simboli sui campanelli delle case. Si tratta di una vera e propria leggenda metropolitana, e una delle più antiche.

Tutti noi abbiamo familiarità con le leggende metropolitane, cioè storie che si diffondono molto velocemente tra la popolazione, ma che in realtà non hanno alcun fondamento. Un altro esempio famosissimo di leggenda metropolitana è quello delle presunte ‘bottiglie anti-cane’ da posizionare fuori dall’uscio.

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