Cosa attendersi sul petrolio dopo un ribasso giornaliero che non si vedeva dalla primavera 2020?

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Cosa attendersi sul petrolio dopo un ribasso giornaliero che non si vedeva dalla primavera 2020?

Con un ribasso giornaliero del 12,66% il 26 novembre 2021 verrà a lungo ricordato come uno dei giorni neri del petrolio. Sulle motivazioni di questo ribasso c’è poco da dire in quanto chiare a tutti. I prezzi del petrolio e i mercati azionari internazionali sono scesi venerdì tra le preoccupazioni che la nuova variante Omicron Covid-19 scoperta in Sudafrica possa smorzare la crescita economica e colpire la domanda di carburante.

Questo ribasso, però, non giunge inaspettato per i lettori dei nostri report. Partendo dal principio che i grafici dicono tutto, basta ascoltarli, a inizio novembre pubblicavamo un report dal titolo Pieno di carburante più leggero in vista delle vacanze natalizie?

Il tracollo delle quotazioni del petrolio, quindi, adesso viene spiegato con l’apparizione della variante Omicron, ma in realtà viene da lontano.

Cosa attendersi sul petrolio dopo un ribasso giornaliero che non si vedeva dalla primavera 2020? Le indicazioni dell’analisi grafica

Il petrolio  (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 26 novembre a quota 68,15 dollari in ribasso del 12,66% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un ribasso del 10,26% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Time frame giornaliero

La tendenza in corso è ribassista e con la rottura del forte supporto in area 70,66 dollari ha aperto le porte al raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 63,38 dollari. Su questo livello di prezzo i compratori dovrebbero ritornare a far sentire la loro presenza spingendo le quotazioni al rialzo.

Più nell’immediato, un ritorno al rialzo si potrebbe concretizzare con una chiusura giornaliera superiore a 70,66 dollari.

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Time frame settimanale

La chiusura del 26 novembre ha dato un brutto colpo alle speranze dei rialzisti che vedevano area 70,17 dollari (I obiettivo di prezzo) come un possibile punto di ripartenza. Con la rottura di questo livello, infatti, si sono aperte le porte al raggiungimento del II obiettivo di prezzo in area 54,93 dollari. La massima estensione del ribasso, poi, passa per area 39,69 dollari (III obiettivo di prezzo). Su questi livello dovremmo assistere a una ripresa del rialzo.

Nel breve i rialzisti  potrebbero riprendere il controllo della tendenza nel caso di una chiusura settimanale superiore a 70,17 dollari.

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