Cosa aspettarci dai mercati azionari da oggi ai prossimi 2 anni?

Portofino

Se avrete la pazienza di leggerci, capirete subito perchè non bisogna avere paura nè della Grecia, nè della Spagna, nè di altro, ma che bisogna guardare solo ed esclusivamente alle statistiche per effettuare l’investimento migliore!

Tutti gli investitori hanno sentito parlare delle bolle speculative che si sono periodicamente succedute. Nonostante ciò tutti conoscono almeno una persona che ne sia rimasta vittima ! Infatti, sebbene nella storia ci siano molte lezioni da cui trarre insegnamento, ogni volta che si verifica una bolla la maggiore parte degli investitori ne rimane vittima, trovandosi nel posto e nella posizione sbagliati. Ma si può evitare di essere in questi posti e momenti sbagliati? Sì, basta capire che una bolla non è altro che una delle fasi del mercato azionario che periodicamente si ripetono. Per cui è importante imparare a capire/individuare le varie fasi del mercato.

Vico sosteneva che la Storia è fatta di corsi e ricorsi, e che ogni esperienza, ogni evento, prima o poi si ripeterà nel tempo con le dovute eccezioni e nuove caratteristiche. Noi siamo partiti da questo assunto, ed abbiamo studiato tutti gli eventi che si sono verificati in oltre 100 anni di Mercato. Abbiamo studiato i crash, i bull market, le recessioni, i cicli annuali, semestrali, ecc. In questi eventi, abbiamo evidenziato sia le regolarità che le ciclicità, ed abbiamo “isolato” quei “campioni” che si sono costantemente ripetuti, sia in ogni decennio che in ogni anno.

Da tutte le regolarità, e le varie ciclicità evidenziate, abbiamo tratto un modello statistico, che ci permette di evidenziare tutti quegli eventi che con grande probabilità si potranno ripetere negli anni futuri. In questo modo ad ogni previsione siamo in grado di associare una probabilità e, quindi, di porre in essere delle strategie che noi riteniamo vincenti.

Quanto discusso è stato ottenuto studiando la serie storica del Dow Jones. La domanda legittima del lettore potrebbe essere a questo punto: Perché avete studiato solo il Dow Jones? Come faccio ad applicare quanto imparato finora all’operatività su altri indici?

Alla prima domanda la risposta è semplice. Il Dow Jones è l’indice a maggior capitalizzazione al mondo ed è un punto di riferimento per tutte le piazze finanziarie. Inoltre è l’unico per il quale è disponibile una serie storica sufficientemente lunga da permettere una credibile analisi statistica.

Possiamo notare come, a parte i dettagli e la performance assoluta, l’andamento di tutti questi mercati ricalca fedelmente quello del Dow Jones a conferma del suo ruolo di mercato leader.

Investire in Borsa non è una cosa semplice: bisogna seguire delle regole.

Moltissimi investitori non hanno la minima idea di cosa significhi affrontare questo gioco. Il fatto di non sapere esattamente a cosa si va incontro, significa non avere dei limiti e, soprattutto, non avere la prospettiva corretta,per capire cosa è buono e cosa non lo è.

Il Mercato Azionario, l’economia, è continua fluttuazione, ma l’investimento azionario deve basarsi su tre cardini ed elementi essenziali:
• Valore (quanto vale un’azienda in base ai bilanci storici)
• Timing
• Rischio.

Il valore costituisce il cuore del successo di ogni investimento, mentre il trend costituisce la base sulla quale si costruiscono i profitti. Non bisogna, però, dimenticare il rischio, un cui eccesso può provocare danni finanziari incalcolabili. Pertanto, controllare il rischio costituisce l’ingrediente chiave per raggiungere il successo.

Ci sono tre fattori che ci permettono di controllare il rischio:

•la qualità degli investimenti che decidiamo di affrontare. È evidente che ciò che fa la differenza è quale titolo si decide di acquistare e vendere. Investire, su titoli di bassa qualità, significa ottenere risultati di bassa qualità. Investire in spazzatura significa ricevere spazzatura;
•il momento in cui decidiamo di intraprendere un investimento (timing). Non è difficile capire che il timing sia un fattore in grado di fare la differenza. Non lasciate che qualcuno tenti di convincervi del contrario;
•la percentuale dei capitali di cui disponiamo che decidiamo di utilizzare nei nostri investimenti.

Come si fa a raggiungere un obiettivo di questo genere?
Secondo Noi, ci sono fondamentalmente soltanto due aspetti che contano in questo tipo di investimenti.

Il primo è quello di trovare titoli che facciano meglio del mercato durante le fasi positive e negative. Il secondo, forse il più importante, è quello di identificare i momenti migliori per comprare questi titoli. Alcuni scelgono con tanta attenzione i titoli su cui investire i propri soldi e non hanno la benché minima idea di cosa significhi il timing di mercato. Il timing, però, può fare un’enorme differenza.

In questo testo, noi ci dedicheremo al timing di mercato (studiare la storia ed il ciclo economico), e sul come investire con le probabilità a favore.

Come investire con le probabilità a favore e qual è l’ipotetico giusto timing di entrata ed uscita?

Studiando la Storia e le Statistiche, e non lasciando nulla al caso, noi cerchiamo di delinearvi una mappa, dalla quale attingere informazioni per tramutare questa stupenda attività che è il trading in un successo duraturo nel tempo e in un rendimento costante e regolare dai soldi che si investono.

Per delinearvi una mappa, per prima cosa,dobbiamo mettere un ordine nelle cose, un ordine in quello che sembra essere una “Random Walk”, una passeggiata casuale. Ogni giorno, in ogni attimo sul Mercato Azionario e sui Mercati Finanziari, si scontrano forze differenti, c’è chi pensa che si sale, chi pensa che si scende. Sicuramente, ognuna delle due forze, ha le sue giustificazioni atte a giustificare la propria scelta: questo dà un ritmo, e la forza prevalente in quel momento dà la direzione.

Noi scegliamo un punto di equilibrio, fra queste due forze, un punto che sovviene e nasce dalla Statistica e dalla Storia perché la Statistica e la Storia, ci danno delle probabilità a favore. Noi siamo convinti che la Storia si ripeta e attraverso gli eventi storici si possono fare delle previsioni/proiezioni serie ed affidabili, e ve lo dimostreremo nelle pagine che seguono.

I mercati finanziari, in particolare i mercati azionari, vivono una evoluzione abbastanza simile che si ripete sempre, mostrata schematicamente in Figura 1:
•Fase di accumulazione (bottom): durante questa fase la partecipazione al mercato è estremamente bassa, nessuno investe, l’economia va male, ma i grossi investitori, quelli dalle mani forti, cominciano lentamente ad accumulare. Comprano in quanto, probabilmente, dispongono di notizie non accessibili agli altri partecipanti.
•Fase di partecipazione (prima parte di risalita): arrivano i primi segnali tecnici di acquisto e tutti quelli che seguono l’analisi tecnica cominciano ad entrare sul mercato.
•Fase di euforia (seconda parte di risalita più vigorosa): la partecipazione al mercato aumenta notevolmente (ovvero aumentano i flussi di denaro fresco spingendo al rialzo sempre più i prezzi). L’investitore, generalmente, immette ordini di acquisto limitati, per poi, quando il prezzo è scappato, modificare l’ordine al meglio.
•Fase di distribuzione (top): durante quest’ultima fase quelli dalle mani forti cominciano lentamente a liquidare. Vendono in quanto, probabilmente, dispongono di notizie non accessibili agli altri partecipanti.
•Fase di partecipazione (prima parte di discesa): arrivano i primi segnali tecnici di vendita. Coloro che seguono questa disciplina cominciano a vendere.
•Fase di panico (ultima parte della discesa): tutti gli altri partecipanti vendono passando ordini al meglio. Il mercato crolla. Il denaro esce dal mercato azionario.

Di cosa deve tener conto l’investitore?

Nell’Ebook 120 anni a Wall Street il lettore potrà trovare tutte le statistiche sugli ultimi 120 anni di Borsa, ma in questa sede vi possiamo anticipare qualche risultato.

Fra l’anno 2011 ed il 2012, in base alle statistiche centenarie,sarà toccato il bottom del decennio 2011/2020, e questo minimo per lo S&P 500 dovrebbe essere in base alle statiche storiche nel range 1.170/1.030pt!

Anno 2011
Per un investitore che voglia iniziare un investimento con orizzonte temporale a 5 anni il rendimento medio atteso è positivo e la probabilità che sia tale è del 75%.

Anno 2012
Per un investitore che voglia iniziare un investimento con orizzonte temporale a 5 anni il rendimento medio atteso è positivo e la probabilità che sia tale è del 100%.

Quindi, il biennio 2011/2012 è un’ottimo range temporale dove acquistare posizioni di medio lungo termine.

Per Informazioni

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