Conviene rinegoziare o trasferire il mutuo con la surroga e avere più soldi in conto corrente?

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Scopriamo se conviene rinegoziare o trasferire il mutuo con la surroga per avere più soldi nel conto corrente.

In quest’articolo si ritorna sul tema dei mutui immobiliari. Si mettono a confronto due procedure, inerenti la gestione di questi ultimi, a pochi anni dalla sottoscrizione con un Istituto bancario. Entriamo nel vivo della questione!

Cos’è la rinegoziazione?

La rinegoziazione è una richiesta effettuata dal mutuatario alla banca che gli ha concesso il mutuo, per rivedere alcune clausole contrattuali. Tra queste, la variazione del tasso di interesse, la modifica della durata o la riduzione dello spread. Tra i punti che capita di riconsiderare citiamo anche la riduzione o l’eliminazione dei costi amministrativi legati al  mutuo. La rinegoziazione avviene su proposta del mutuatario, mentre la banca non è obbligata, ma ha facoltà di accettare.

In estrema sintesi, dunque, si tratta di una revisione del contratto di mutuo con la stessa banca che ce lo ha erogato.

Il confronto con la surroga

La rinegoziazione ha preso piede in Italia in seguito all’introduzione della surroga del mutuo, introdotta con il  Decreto Bersani  (legge n. 40 del 2007). Nello specifico, la surroga prevede invece il trasferimento del mutuo dalla prima banca concedente ad una che subentra. Ciò è possibile in correlazione alla cosiddetta portabilità del mutuo. Ovviamente tale passaggio è in funzione di migliori condizioni contrattuali, senza costi aggiuntivi. Le banche non possono richiedere oneri accessori. In più resta salva, e quindi non viene cancellata, la vecchia ipoteca.

Motivi che inducono a richiedere la rinegoziazione o la surroga

Di fondo i motivi, che inducono a chiedere la surroga e la rinegoziazione del mutuo sono sempre riconducibili all’esigenza di ritrovarsi più soldi in conto corrente. Pagare una rata più bassa è quasi sempre l’effetto primario. In altri casi, l’ effetto è indiretto e si traduce nella modifica della durata del mutuo. Altre volte, infine, si tratta di necessità di liquidità contingenti a improvvisi problemi sorti dopo la firma del mutuo. Si pensi a chi ha perso il lavoro o si trovi in Cassa integrazione.

Cosa conviene di più

Non esiste una regola certa, universale e valida per tutti ed in qualunque circostanza. In linea di massima è difficile riuscire a spuntare con la banca che ci ha concesso il mutuo le medesime condizioni del mercato. Tradotto, di norma, le condizioni della rinegoziazione saranno sempre meno convenienti di quelle che si potranno ottenere con la surroga.

Conviene rinegoziare o trasferire il mutuo con la surroga e avere più soldi in conto corrente

Come, allora, districarsi concretamente? Conviene procedere in questo modo:

a) farsi un’idea online attraverso delle simulazioni di surroga del proprio mutuo;

b) presentarsi in persona presso gli Istituti di credito di cui abbiamo le simulazioni, per accertarci che le informazioni online siano corrette e veritiere;

c) a questo punto, prima di procedere con la surroga, chiedere un appuntamento presso la propria banca di partenza. L’incontro mirerà a capire se ci sono o meno margini per una rinegoziazione e, se sì, a quali condizioni.

Tutto questo perché a volte la banca con cui abbiamo il mutuo potrebbe avere interesse a non perdere un cosiddetto cliente di qualità. È il caso di un cliente di lunga data, del quale l’istituto gestisce parecchie sue attività, o di un mutuatario virtuoso, dalle concrete garanzie di  solvibilità.

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