Conviene la sospensione o la surroga mutuo ai tempi del Covid-19?

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Chi ha un mutuo casa da giorni si domanda se gli conviene la sospensione o la surroga mutuo ai tempi del Covid-19? Di solito il quesito è legato a un’improvvisa difficoltà economica scaturita dall’attuale fase di lockdown, che ha eroso i redditi di molti cittadini. Affrontiamo allora tutti i punti del dilemma e cerchiamo di capire qual è – se esiste – la soluzione migliore.

Requisiti dei lavoratori dipendenti per chiedere la sospensione

Con la sospensione delle rate del mutuo prima casa il titolare dello stesso chiede alla banca presso cui lo ha acceso di “congelarlo”. Cioè di “sospendere il tempo per un pò di tempo”, che può sembrare un gioco di parole ma che rende bene l’idea di cosa si tratti. Tale misura era stata già introdotta dal c.d. Piano Famiglie dieci anni fa, ma ne è stata estesa l’applicabilità (ad autonomi e liberi professionisti) con gli ultimi decreti. Che non prevedendo l’obbligo di presentazione dell’Isee di fatto eliminano anche il vecchio limite di reddito imposto. I requisiti richiesti ai lavoratori dipendenti per l’attivazione della misura sono:

  • mutuo prima casa stipulato in data successiva a marzo 2019;
  • il pagamento delle rate antecedenti non deve aver superato i 90 giorni di ritardo;
  • l’importo del mutuo non deve superare i €250.000;
  • riduzione dell’orario di lavoro o sospensione dell’attività lavorativa per almeno 30 giorni.

Requisiti per la sospensione da parte di autonomi e liberi professionisti

Per queste categorie è richiesta l’autocertificazione dell’interessato in cui si dichiara di aver subito una contrazione maggiore a un terzo del proprio volume d’affari. Ovviamente la riduzione  va riferita all’ultimo trimestre del 2019 e temporalmente accaduta in un trimestre tra il 21/02/’20 e il 17/12/’19. La natura della riduzione deve ovviamente essere legata al Covid-19.

Surroga

La surroga fu introdotta dal Governo Bersani ed è un negozio giuridico che consente di trasferire a costo zero (e fatte salve le originarie ipoteche) il proprio mutuo. In sostanza si cambia banca e si sostituisce il mutuo originario. Qui le ragioni nel 99% dei casi sono di natura economiche, nel senso che il nuovo istituto di credito ci offre condizioni a noi più favorevoli senza oneri e costi aggiuntivi.

Cosa conviene?

Sembra il dilemma della vita, ma un’analisi più fredda aiuta a stemperare i dilemmi. Ossia conviene la sospensione o la surroga mutuo ai tempi del Covid-19, cosaè  “meglio”? La sospensione comporta uno spostamento in avanti della scadenza naturale del mutuo. Oltre al fatto che lascia una “traccia innocua” nei centri di segnalazione. Ovvero: non si diviene assolutamente dei cattivi pagatori, ma resta comunque una traccia “innocente” del fatto in passato abbiamo chiesto la sospensione. Morale: se si ha la capienza di pagare le rate, probabilmente è la migliore soluzione. Non prima di aver attentamente verificato sul mercato che non sia possibile spuntare condizioni migliori. Tipo il miglioramento delle condizioni contrattuali con l’attuale nostra banca di riferimento e sull’attuale mutuo. Ovvero dopo aver escluso che sul mercato (surroga) non si possano ottenere condizioni migliori di quelle si possiede.

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