Conviene investire in auto d’epoca

Conviene investire in auto d’epoca

Se anche non grondate di passione per le auto d’epoca considerate che conviene investire su una vettura storica. Senza appartenere necessariamente alla setta dei collezionisti, più semplicemente potreste desiderare investire dei risparmi nella giusta direzione. Se non si posseggono competenze da spendere nel mercato delle auto d’epoca, conviene valutarne l’acquisto dietro consiglio di un esperto. La guida di un appassionato potrebbe ottimizzare l’investimento perché non tutti i modelli risultano parimenti quotati. Il valore di un’auto storica muta a seconda del maggiore o minore numero di esemplari in circolazione che la rende più o meno ambita.

Un mercato in crescita

Negli anni si è sviluppato un mercato assai apprezzabile di auto d’epoca che ha visto lievitare i prezzi del 257% nel Regno Unito e del 218% in Europa. I dati emersi dall’indagine di una banca londinese descrivono uno scenario allettante nel quale le quotazioni sarebbero attualmente ai massimi. Stando al parere dei collezionisti, le auto d’epoca destinate a conquistare una fetta importante di mercato sono quelle alimentate a benzina. Ciò a seguito della progressiva scomparsa delle auto a benzina e a diesel e dell’avanzata di quelle ibride e ad alta efficienza energetica.

Conviene investire in auto d’epoca

Gli esperti del mercato di auto d’epoca consigliano di orientare i propri investimenti su modelli degli anni ’80 e ’90. Gli esemplari su cui conviene investire sono i cosiddetti youngtimer, ovvero automobili entrate a far parte dell’immaginario collettivo. Sebbene non possano ancora ritenersi d’epoca, esemplari quali Fiat Barchetta, Fiat Coupé, Golf GT II, Alfa Romeo 75, BMW Z3 potrebbero acquisire valore a breve. Attualmente l’acquisto di uno di questi modelli non presuppone un importante esborso di denaro, ma promette ritorni interessanti. Il valore collezionistico di un’auto d’epoca lievita nel tempo per cui l’investitore che intende monetizzare a breve termine rivolga altrove le sue aspettative.

I registri ASI

All’acquisto di un’auto d’epoca deve seguire la registrazione all’ASI, Automotoclub Storico Italiano, perché l’esemplare possa dirsi di interesse storico. Il costo dell’iscrizione ai registri ASI varia a seconda del modelIo su cui si è scelto di investire. Inoltre gli esemplari d’epoca devono poter vantare il possesso del CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica. Quel che conta nell’attribuzione di valore all’auto d’epoca è l’originalità dei suoi componenti. Occorre pertanto assicurarsi, al momento dell’acquisto, che l’auto non abbia subito modifiche, né sia stata rimessa a nuovo. In caso contrario, le sue quotazioni sul mercato precipiterebbero in maniera vertiginosa.

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