Controlli fiscali retroattivi: chi si salva dalle nuove norme

Agenzia delle entrate

Gli accertamenti fiscali retroattivi spaventano sempre i numerosi contribuenti che sanno di non aver messo le carte in regola con il Fisco. Quando si introducono delle nuove norme fiscali, come funziona per le eventuali sanzioni? Che succede se il controllo stana un errore o una omissione dopo diversi anni?

Come funzionano i controlli retroattivi

Non è detto che una possibile evasione fiscale o una falsa dichiarazione da parte del contribuente siano immediatamente stanate dal Fisco. A volte sono necessari diversi anni perché l’errore venga a galla e, come un fulmine a ciel sereno, si impone con una pesante sanzione. Fino a quanti anni indietro possono andare i controlli del Fisco? La risposta è differente in base al tipo di verifica come indicato qui.

Come si applicano le nuove norme?

Per quanto riguarda i controlli fiscali retroattivi: chi si salva dalle nuove norme? Nel corso degli anni, è possibile che si introducano nuove norme fiscali. In tal caso, come funziona per gli accertamenti retroattivi? Rischia anche chi, al tempo, ha operato nel pieno rispetto della legalità? Come sappiamo, l’Agenzia delle Entrate può individuare una difforme dichiarazione dei redditi anche a distanza di molto tempo. Se nell’arco temporale intercorso tra la presentazione della dichiarazione e l’accertamento vengono introdotte delle nuove norme fiscali, che succede? In linea generale, possiamo affermare che le nuove norme fiscali non vanno mai ad interporsi nel corso degli anni ma sono valide dal momento in cui vengono promosse. Questo significa che: un eventuale controllo fiscale che si riferisce al periodo precedente l’emanazione della norma, non coinvolgerà le dichiarazioni antecedenti la norma stessa.

Attenzione alla data di notifica

Controlli fiscali retroattivi: chi si salva dalle nuove norme? Al contrario, l’Agenzia delle Entrate procede ad applicare la normativa vigente all’anno in cui la registrazione della dichiarazione è avvenuta. È importante sempre controllare la data della notifica dell’accertamento. A volte, si potrebbe ricevere la notifica in ritardo, quando ormai l’atto è da considerarsi nullo.

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