Contro patologie e infezioni del feto in gravidanza, ecco quali salumi si potrebbero mangiare e tra questi anche un particolare prosciutto crudo

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Alcuni sono convinti che, in gravidanza, le future mamme debbano mangiare per due. Ma come si legge sul sito del Ministero della Salute il fabbisogno di una donna incita non varia di molto rispetto all’apporto medio giornaliero pari a 200 kcal per una persona in buona salute. Il fabbisogno aggiunto è di 350 kcal al giorno per il secondo trimestre e di 460 kcal al giorno per il terzo trimestre. Sarebbe invece necessario, in gravidanza, integrare l’alimentazione con una maggiore quantità di alcuni nutrienti come vitamine e minerali.

Ecco perché alcuni alimenti sarebbero da evitare

Per far fronte all’aumento di queste richieste nutrizionali è necessario seguire una dieta il più variegata possibile. Suddivisa però in 4-5 pasti quotidiani. Inoltre, non bisognerebbe dimenticare di tenere sempre sotto controllo il proprio peso, ingrassare eccessivamente potrebbe creare problemi futuri alla neomamma.

Una cosa potenzialmente importantissima è fare uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio. In questo modo, oltre ad integrare con vari nutrienti, anche la tipica spossatezza della gravidanza potrebbe essere mitigata da un costante apporto di energie necessarie ad affrontare la giornata.

Ma durante la gestazione sarebbe anche importante fare molta attenzione alla sicurezza macrobiotica degli alimenti. Alcuni cibi, infatti, possono veicolare batteri patogeni come la Salmonella o parassiti come il Toxoplasma gondii. Questi causano infezioni alimentari o patologie al feto. Per questo motivo bisognerebbe evitare di consumare cibi oltre la scadenza, mangiare quelli preconfezioni appena aperti, conservare in frigo gli alimenti cotti e riscaldarli accuratamente prima di consumarli. È necessario che siano completamente caldi e non tiepidi o semi freddi.

Contro patologie e infezioni del feto in gravidanza, ecco quali salumi si potrebbero mangiare e tra questi anche un particolare prosciutto crudo

Ma, per quanto riguarda i salumi, esistono delle accortezze che ci permetterebbero di mangiarne uno in particolare in tutta serenità. Infatti, cibi come salame o speck sono particolarmente sconsigliati. Questo perché, nel caso di carni conservate crude non verrebbe garantita la salubrità dell’alimento finito e potrebbero esserci degli agenti patogeni nelle materie prime.

Si possono invece mangiare i salumi cotti come prosciutto e mortadella, poiché il rischio di incorrere in patologie fetali sarebbe molto più bassa. Infine, è anche possibile mangiare il prosciutto crudo, ma solo se esiste questa condizione fondamentale. Ovvero, che questo alimento abbia una stagionatura di almeno 12 mesi. In questo modo il sale e la disidratazione potrebbero assicurare la morte dell’agente toxoplasmosico, rendendo completamente sicuro l’alimento anche per le donne incinta.

Contro patologie e infezioni del feto in gravidanza sarebbe meglio fare sempre molta attenzione ai cibi che si consumano, sia per il loro apporto di nutrienti sia per la loro conservazione e tipo di cottura.

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