Contributo a fondo perduto: chi può chiederlo?

Agenzia delle Entrate

Il contributo  a fondo perduto  fondo perduto, introdotto con il c.d. decreto Rilancio, spetta ai soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita IVA. Si deve trattare di attività con ricavi o compensi inferiori a 5 milioni di euro e con fatturato e corrispettivi di aprile 2020 inferiori ai 2/3 rispetto a quelli di aprile 2019. Il contributo si applica calcolando una percentuale pari ai minori ricavi 2020. Essa è così articolata: 20% per soggetti con ricavi non superiori a 400mila euro nel 2019; 15% per i soggetti con ricavi fino a 1 milione nel 2019; 10% per i soggetti con ricavi fino a 5 milioni nel 2019.

Finalità della norma che ha introdotto il beneficio del contributo a fondo perduto

Il D.L. n. 34/2020, ha recato “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”. Tra le numerose previsioni atte a fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica, ha disposto anche specifiche misure tributarie e finanziarie che hanno incidenza sulle imprese.

A tal fine, lo strumento economico introdotto dal decreto, è un contributo a fondo perduto. Esso, è previsto in favore di soggetti esercenti attività d’impresa, di lavoro autonomo, reddito agrario, titolari di partita IVA, in crisi economica e di liquidità. Dunque, poiché l’indennizzo è a fondo perduto, non vi è obbligo di restituzione. E’ riconosciuto a imprese, artigiani e commercianti che hanno registrato un calo del fatturato nel mese di aprile 2020 a seguito della diffusione del Covid-19.

La finalità della norma è, quindi, quella di sostenere dette categorie, demandando all’Agenzia delle Entrate la concessione del bonus. L’ente si occuperà, anche, dell’attività di recupero di eventuali indennizzi indebitamente percepiti.

Pertanto, pur trattandosi di un’indennità a fondo perduto, sono previste rigide misure sia di controllo che sanzionatorie. In conclusione, in un momento di grave emergenza sanitaria ed economica, il legislatore ha inteso fornire uno strumento del tutto nuovo e dotato di un forte potenziale. Esso, dovrà essere conseguito da tutti i soggetti ammessi e danneggiati gravemente dal momento economico e sanitario.

Consigliati per te