Contributi INPS quando e come chiedere la rateizzazione

INPS

La crisi economica seguita alla pandemia ha creato notevoli difficoltà di liquidità per le imprese con ripercussioni sul regolare pagamento dei contributi, premi e imposte. Per cui nel caso di temporanee e comprovate difficoltà economiche, il datore di lavoro può chiedere all’INPS la rateizzazione della propria posizione debitoria contributiva.

Quando si tratta dei contributi INPS quando e come chiedere la rateizzazione?

La normativa in materia consente al datore di lavoro di intraprendere un percorso di rientro in bonis purchè si osservino regole specifiche.

Regole che cambiano a seconda che si tratti di debiti INPS in fase amministrativa ossia non ancora iscritti a ruolo ovvero di debiti già oggetto di cartella esattoriale.

I professionisti di ProiezionidiBorsa si soffermeranno sulla prima ipotesi, cercando di spiegare ai lettori quando e come chiedere la rateizzazione dei contributi INPS.

I debiti in fase amministrativa

Ove si registrino situazioni di particolare difficoltà, il datore di lavoro, può presentare domanda di rateazione all’INPS della propria posizione contributiva.

La domanda può essere presentata esclusivamente con modalità telematica e deve indicare tutti i debiti contributivi accertati alla data di presentazione dell’istanza.

Infatti, l’interessato alla rateazione deve munirsi preventivamente di un estratto conto che evidenzi i debiti esistenti.

Per i debiti in fase amministrativa cioè per i quali l’INPS deve ancora procedere alla formazione dell’avviso di addebito, la rateazione è concessa dall’Istituto stesso.

Nell’ipotesi in cui i debiti contributivi sono già oggetto di un avviso di addebito, la domanda di rateazione deve essere presentata all’Agente della riscossione.

Qual è l’Autorità INPS competente a decidere

A seconda dell’importo dei debiti contributivi, varia l’Autorità INPS competente a decidere sulla domanda di rateazione che di regola è fino a 12 mesi.

In casi particolari, si possono avere  anche rateazioni fino a 24, 36 0 60 mesi e ai fini dell’estensione della rateazione interviene anche il Ministero del Lavoro nonché il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

a) Per i debiti fino a 500mila euro l’Autorità competente INPS è il Direttore provinciale.

b) Per i debiti oltre 500mila euro fino a 1milione il Direttore regionale.

c) Per i debiti oltre 1milione il Direttore Centrale delle Entrate Contributive.

Contributi INPS quando e come chiedere la rateizzazione

Quando si tratta dei contributi INPS quando e come chiedere la rateizzazione? Pertanto, quando il contribuente datore di lavoro si trova in una situazione di difficoltà finanziaria e intende regolarizzare la propria posizione in forma rateale deve presentare domanda all’INPS.

L’INPS nel termine di 15 giorni con un provvedimento motivato accoglierà oppure rigetterà la domanda.

Approfondimento

Chi controlla l’uso dei permessi della legge 104

Consigliati per te