Conto corrente base, cos’è e chi può aprirlo a zero spese?

conto corrente

Il sito dell’ABI ha messo a disposizione dell’utenza delle infografiche didattiche-illustrative, per meglio delineare tutta una serie di concetti, di prodotti e di servizi bancari. In questa  sede, ci occupiamo di illustrare il conto corrente  base, cos’è e chi può aprirlo a zero spese?

Conto corrente base, cos’è e chi può aprirlo a zero spese?

Come dice la sua stessa denominazione, si tratta di un conto di pagamento che consente di fare un numero limitato di operazioni. Si presta quindi a chi non ha speciali o particolari esigenze finanziarie. Questo suo essere limitato nell’operatività è lo svantaggio. Il  vantaggio che lo compensa è di avere dei costi di tenuta molto risicati o nulli proprio, come vedremo a breve. Esso è pensato per l’utenza che ancora non dispone di un conto ed ha esigenze bancarie davvero minimal.

I servizi sono inclusi nel canone

Ma in concreto cosa è possibile fare con questa tipologia di conto? Essi danno la possibilità di versare (in contanti o con assegni circolari o bancari) e prelevare denaro. Danno diritto alla carta di credito e di debito. Ma anche al versamento della pensione, a pagare le utenze mediante la domiciliazione delle stesse. Ed altri pochi servizi ancora.

Come ricorda la stessa ABI, questi conti non contemplano due cose:

a) la possibilità di andare in rosso, ossia il c.d. scoperto di conto, prelevando più del saldo che si dispone;

b) il riconoscimento di interessi attivi. Tradotto, non prevedono mai forme di remunerazione dalla giacenza media in essi depositata.

Costi

Sul mercato i costi di questi conti variano, sia pur di poco, da banca a banca, anche in virtù della concorrenza che gli istituti si fanno. Ciò detto, ribadiamo che i costi medi di tale tipologia di prodotto sono molto bassi.

Abbiamo anche anticipato che esso è offerto a zero spese, per la precisione a beneficio delle seguenti categorie di soggetti:

a) pensionati a basso reddito. Per essi è previsto che sia a canone zero ad eccezione dell’imposta di bollo di 34,20 euro annui che vanno allo Stato. L’imposta si applica a chi percepisce una pensione lorda inferiore ai 18 mila euro annui e non rientra nella categoria delle fasce socialmente svantaggiate. Il pensionato in questo caso deve comunicare l’importo della sua pensione alla banca o ad altro intermediario finanziario con cui ha in essere il conto. Tale comunicazione deve essere fatta entro il 31 maggio di ogni anno. Infine, va da sé che non si possono cumulare più conti base in capo ad uno stesso soggetto.

b) gli appartenenti ad una fascia socialmente svantaggiata. In questo caso c’è anche l’esenzione dal pagamento dell’imposta di bollo annua. Tale beneficio va a favore di chi percepisce redditi particolarmente bassi. Vale a dire un reddito ISEE inferiore agli 11.600 euro annui, da comunicare alla propria banca (o altro intermediario) entro maggio di ogni anno. Anche in questo non si può essere titolari di due o più conti di base contemporaneamente.

Conto corrente  base, cos’è e chi può aprirlo a zero spese?

Come contenuto sullo stesso documento online dell’ABI, è sempre consigliabile fare riferimento ai fogli informativi del proprio istituto. Essi sono resi disponibili tanto sui siti web che presso le filiali della nostra banca o intermediario. La loro consultazione si rende infatti alquanto utile e preziosa per sciogliere ogni forma di dubbio o quesito si abbia.

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