Continuerà a Wall Street il rimbalzo di ieri? I livelli spartiacque fra nuovi rialzi e ulteriori ribassi

Wall Street

Siamo in una fase molto particolare. Da un mese circa i mercati, assecondando le nostre previsioni annuali, hanno segnato un massimo e hanno iniziato a  scendere. Il motivo scatenante  sono state le preoccupazioni sull’inflazione. Ora si sono aggiunti motivi gepolitici e sono non poco preoccupanti.

La Russia invade l’Ucraina e i mercati si spaventano. Ieri, dai minimi di giornata, i listini americani hanno recuperato portandosi in positivo nelle ultime ore di contrattazione. Oggi, continuerà a Wall Street il rimbalzo di ieri? Siamo in un punto decisivo e vicini alla fine del mese.

Chiusure di febbraio inferiori ai seguenti livelli, potrebbero portare a forti ribassi per almeno 2/3 mesi ancora:

Dow Jones

33.150

Nasdaq C.

11.500

S&P 500

4.001.

Procediamo per gradi.

I prezzi di chiusura della giornata di contrattazione degli indici americani del 24 febbraio sono stati i seguenti:

Dow Jones

33.223,83

Nasdaq C.

13.473,58

S&P 500

4.288,70.

Continuerà a Wall Street il rimbalzo di ieri? I livelli spartiacque fra nuovi rialzi e ulteriori ribassi

Dow Jones

Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera superiore a 33.834. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 35.048.

Nasdaq C. 

Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera superiore a 13.534. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 14.164.

S&P 500

Tendenza ribassista di brevissimo fino a quando non si assisterà a una chiusura giornaliera superiore a 4.342. Rialzi duraturi solo con una chiusura settimanale superiore a 4.490.

Posizione di trading multidays in corso

Short dall’apertura del 22 febbraio.

Dove è diretta Microsoft?

Il titolo (NASDAQ:MSFT), ha chiuso l’ultima giornata di contrattazione al prezzo di 294,59, in rialzo del 5,11% rispetto alla seduta precedente. Da inizio anno, il titolo ha segnato il minimo a 271,52 e il massimo a 337,30 dollari.

La strategia operativa

Gli oscillatori di lungo continuano a confermare l’ipotesi che si possa essere nell’area dove potrebbe formarsi il minimo annuale ma non è ancora il momento di effettuare acquisti nonostante la forte sottovalutazione dei prezzi.

Fino a quando non si assisterà a una chiusura settimanale superiore a 300,87, i prezzi potrebbero continuare a scendere in poco tempo verso l’area di 236,15 dollari.

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