Conti correnti rintracciabili e aggredibili dappertutto

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Sequestro conservativo dei rapporti con gli istituti di credito a tutela di crediti transfrontalieri: per i furbetti italiani amanti dell’estero conti correnti rintracciabili e aggredibili dappertutto. L’adeguamento alle disposizioni del regolamento è in dirittura d’arrivo nel Consiglio dei Ministri. La procedura segue una ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.

Cosa prevede il decreto

Il creditore ha la possibilità di interrogare l’anagrafe dei conti in tutta Europa in modo da scovare conti correnti del debitore detenuti in altri Stati. In questo modo si può chiedere il congelamento dei rapporti bancari del debitore. Il debitore per poter fare questo riscontro a chi deve rivolgersi? Da quanto filtra, è il Presidente del Tribunale l’autorità preposta alla acquisizione di informazioni sui conti. Dovrebbe funzionare allo stesso modo delle azioni messe in campo per il sequestro conservativo. Fare la ricerca dei conti correnti europei ha un costo: si pagherà il contributo unificato specificando gli importi. Il decreto prevede non solo indicazioni per il creditore ma anche per il debitore che ha la possibilità di tutelarsi dai provvedimenti del giudice.

Bloccare in via cautelare o pignorare un conto detenuto all’Estero

La procedura si applica solo per determinati crediti rientranti nella materia civile e commerciale. Non si può chiedere l’interrogazione dei conti correnti europei nei casi di materie fiscale, doganale o amministrativa. Restano fuori anche i diritti patrimoniali derivanti da rapporti fra coniugi, testamenti e successioni, procedure di fallimento.

La ricerca delle informazioni

La procedura prevede la compilazione di moduli on line attraverso i quali si possono attivare le ricerche di informazioni e le esecuzioni dei sequestri. Il Presidente del Tribunale dove risiede il debitore può disporre la ricerca delle informazioni. Possono essere interrogate varie banche dati: da quelle delle pubbliche amministrazioni, anagrafe tributaria, compreso l’archivio dei rapporti finanziari. Riscontri sono possibili anche con gli enti previdenziali, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito e datori di lavoro. Non si scappa più nascondendo i soldi all’estero: conti correnti rintracciabili e aggredibili dappertutto.

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