Conte e il suo discorso in 5 punti

Conte DPCM

Ieri  il Presidente del Consiglio Conte ha parlato alle Camere e agli italiani, esprimemdosi su quelle che sono le prospettive per il prossimo futuro. Il programma e’ stato esplicitato in via sintetica, come una panoramica sui punti piu’ scottanti, spiegato in 5 step. Anzitutto, sul piano delle relazioni internazionali, ha ribadito la sua contrarieta’ al MES e, in generale, a strumenti che siano pregiudizievoli e non garantiscano la ripartenza. Il nostro Pil, secondo le stime, avra’ una caduta del 9,1%, pertanto verranno stanziati non meno di 50 miliardi per la ripartenza. In tutto saranno 75 miliardi, in quanto 25 sono stati gia’ stati stanziati.

Quindi, sul piano europeo, l’Italia proporra’ un European Recovery Found, ossia un fondo comune tra gli stati che finanziera’ tutte le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza. Allo stesso dovra’ essere dato avvio immediatamente, ha precisato il Premier. Per quanto attiene al MES, la valutazione sulla sincerita’ delle parole provenienti dall’Europa, potra’ essere appurata soltanto “carte alla mano”. Quindi, solo dopo aver visto i numeri si capira’, davvero, se questo MES e’ senza condizioni.

Le misure di Conte sul versante interno

Sul piano interno, ha ribadito la necessita’ di continuare ad utilizzare i dispositivi di protezione per evitare il contagio. Quindi,mascherine, guanti e distanziamento finche’ non ci sara’ il vaccino. Inoltre, egli annuncia l’intensificazione, su tutto il territorio, dei Covid Hospital, che avranno l’importante funzione di gestire i pazienti infetti. L’importanza di dette strutture dedicate, risiede nella necessita’ di ripristinare la funzionalita’ ordinarie degli ospedali per la gestione di tutte le altre, anche gravi, patologie. Si pensi che, a causa del Covid, sono state sospese sinanche le cure per i malati di tumore. Inoltre, sul piano della produzione, sara’ necessario allentare il lockdown per far riaprtire le attivita’. Tuttavia, cio’ dovra’ avvenire in maniera controllata, per evitare che ricomincino i contagi.

Quindi, “si” a riavviare il motore del paese ma “no” alla fine dei controlli e delle limitazioni. Per le Regioni, inoltre, continua il Premier affermando che seppure si e’ pensato all’adozione di misure omogenee, cio’ per certi versi sara’ impossibile. Infatti, bisognera’ considerare le specificita’ e criticita’ delle singole Regioni. Infine, per quanto attiene alla app “Immuni”, create per attuare il contact tracing, molto probabilmente, ha informato, l’adesione ad essa sara’ volontaria. Tuttavia, la decisione al riguardo non e’ ancora definitiva.

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