Conseguenze dell’accesso ai conti correnti da parte degli Enti Locali

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Il Decreto Semplificazioni ha esteso agli enti Locali la facoltà di accedere all’archivio dei rapporti finanziari, cioè alle informazioni relative ai nostri conti correnti. Quale lo scopo? Facilitare la riscossione dei tributi di competenza di detti enti. Pertanto, basterà un bollo auto o la Tari non pagati, per consentire alla Regione e al Comune l’accesso ai dati del conto corrente bancario o postale. A concedere l’autorizzazione è, segnatamente, l’art. 17 bis del D.L. n.76/2020 (Decreto Semplificazioni) ora convertito in legge e in pubblicazione sulla prossima Gazzetta Ufficiale. In pratica, la norma estende ai funzionari comunali e regionali gli stessi poteri attribuiti oggi all’Agenzia delle Entrate ed alla Guardia di Finanza per l’accesso all’anagrafe tributaria. Quest’ultima, comprende anche le informazioni relative ai nostri conti correnti.

Conseguenze in termini pratici

Fatta la legge, quindi, occorre sapere, quali sono conseguenze dell’accesso ai conti correnti da parte degli Enti Locali. Naturalmente, la prima consiste nell’attacco diretto dei conti correnti, in caso di pendenze debitorie. Quindi, la possibilità che gli Enti Locali, pignorino direttamente i conti per il recupero delle tasse. Con detta norma, cadono le ultime timide protezioni a tutela del segreto bancario. Altra implicazione imprescindibile è che ci sarà un numero consistente di funzionari e impiegati che potranno mettere il naso nelle informazioni finanziarie relative ai cittadini.

La procedura

Per poter accedere, comunque alle informazioni in discorso, sarà necessario che il tributo locale non pagato, sia stato iscritto a ruolo. In questo caso, sarà possibile procedere ai pignoramenti dei conti correnti, anche presso terzi quando su di essi vengono accreditati stipendi o pensioni. In questo modo il blocco delle somme potrà avvenire in radice, prima dell’accredito. La legge di Bilancio del 2020 aveva già previsto la facoltà di accesso all’anagrafe tributaria ma non specificamente l’accesso ai conti correnti.

Profili di tutela della privacy

Sempre in punto di conseguenze dell’accesso ai conti correnti da parte degli Enti Locali, vi è il profilo di tutela della privacy e della sicurezza dei dati consultati. All’uopo, ogni Ente dovrà adottare delle misure per fare in modo che l’accesso ai dati avvenga, anzitutto, da parte di funzionari a ciò preposti. Quindi, la prima misura di sicurezza dovrà essere non consentire l’accesso ai dati da parte di tutti, impiegati e funzionari, indiscriminatamente. Poi, si dovranno specificare i casi in cui sarà possibile collegarsi alla banca dati. Si dovranno, inoltre, registrare gli accessi effettuati per impedire abusi e garantire la sicurezza delle informazioni acquisite, riguardanti la sfera dei dati sensibili.

Approfondimento

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