Connessioni internet e PC: chi le paga durante lo smart working?

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Durante il periodo del lockdown molti uffici ed aziende hanno provveduto a far lavorare i loro dipendenti da casa attraverso l’ormai nota attività di smart working.

Con la fine del lockdown lo smart working però non è cessato, anzi la possibilità del cosiddetto lavoro agile è stata prorogata sino al 31 dicembre 2020. Ma è giusto che il lavoratore utilizzi il proprio PC personale? A carico di chi sono le spese delle connessioni internet durante l’orario di lavoro?

E dunque, la domanda principale è connessioni internet e PC: chi le paga durante lo smart working? Queste e molte altre domande, vengono poste dai lavoratori sui forum, e anche ai propri sindacati. Vogliamo oggi fornirvi più chiarezza in merito a questo argomento, cercando di capire le connessioni internet e PC: chi le paga durante lo smart working?

Smart working: come funziona davvero

Quando il lavoratore, si trova presso la sede dell’azienda o dell’ufficio, lavora con gli strumenti messi a disposizione del datore di lavoro. PC, connessioni, aria condizionata, stampanti, scanner, elettricità etc sono tutti completamente a carico del datore. Ma cosa accade con lo smart working? Connessioni internet e PC: chi le paga durante lo smart working?

La normativa sotto questo punto di vista è senz’altro lacunosa. Pertanto molto spesso occorre ricorrere agli accordi tra lavoratore e datore.

L’articolo 18, comma 2 della legge n. 81/2017 prevede solo che il datore di lavoro è responsabile della sicurezza e del funzionamento degli strumenti messi a disposizione del lavoratore per svolgere la sua attività. Si palesa quindi la regola secondo cui, il dipendente in smart working debba utilizzare i propri strumenti per svolgere la sua attività. L’azienda non è quindi obbligata a fornire gli strumenti, quali ad esempio il PC, né è tenuta a pagare le bollette di internet.  Il suo compito resta quello di individuare eventuali rischi legati al lavoro svolto a casa ed eventualmente a sottoscrivere con esso degli accordi.

Resta comunque la facoltà da parte del datore di lavoro, di fornire al lavoratore gli strumenti necessari per svolgere la sua attività o a farsi carico di parte delle spese addebitate in bolletta. In qualità di esperti di economia e fisco del team di Proiezioni di borsa suggeriamo qualora ci siano delle strette necessità di avere tutti gli strumenti di lavoro, di sottoscrivere un contratto di telelavoro. Quest’ultimo infatti ben disciplinato dalla normativa, prevede che sia l’azienda a fornire tutta la strumentazione nonché i costi connessi.

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