Con questi semplici consigli salveremo la vita delle nostre piante da balcone e da terrazzo

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Non c’è niente di più allegro di un bel balcone pieno di fiori colorati e vivaci. L’unico problema è avere l’attenzione e la costanza che servono per stare dietro a un bel balcone fiorito: ma con questi semplici consigli salveremo la vita delle nostre piante da balcone e da terrazzo.

Una delle minacce principali quando piantiamo il nostro bulbo o i nostri semi, è infatti il marciume radicale: si tratta di una malattia che attacca le radici facendole marcire, per la presenza di funghi e batteri. Per evitare questo pericolo bisogna fare attenzione all’umidità che si crea nel nostro vaso.

Con questi semplici consigli salveremo la vita delle nostre piante da balcone e da terrazzo

La prima cosa a cui pensare è il terriccio. Deve naturalmente essere nuovo ed è consigliabile controllare che sia in buone condizioni. Durante la crescita delle nostre piante dovrà essere costantemente tenuto umido, e proprio qui sta il trucco.

Infatti se esageriamo con l’acqua o se non ripariamo dalla pioggia i nostri vasi è probabile che si creino ristagni d’acqua sul fondo di ogni contenitore. Queste sono le condizioni ideali per lo sviluppo dei batteri e dei funghi che minacciano le nostre piante e i nostri fiori.

Per evitare questo pericolo ricordiamo di innaffiare i nostri vasi solo la sera, e non durante il giorno, per evitare alla pianta stress termici potenzialmente letali.

Lo strato drenante

Ma il vero asso nella manica è lo strato drenante. Si tratta di uno strato di un paio di centimetri da piazzare sul fondo del nostro vaso, sotto il terriccio: in questo modo i nutrienti rimarranno nella terra al di sopra, e l’acqua in eccesso defluirà dai fori al fondo del vaso (ricordiamoci di controllare che ci siano!)

Ecco alcuni dei drenanti più comuni e facilmente reperibili in commercio:

a) ghiaino o ghiaia semplice, drena bene ma appesantisce molto il vaso;

b) pietra pomice, pietra vulcanica, leggerissima e porosa, perfetta per drenare;

c) argilla espansa, probabilmente la scelta più comune per la praticità e la leggerezza;

d) perlite, simile alla pomice nelle sue caratteristiche, ha lo svantaggio di essere leggermente tossica per l’uomo se si sfarina o si polverizza;

e) lapillo, altro minerale vulcanico, leggero ed efficiente.

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