Con l’amuchina, Angelini Pharma fa affari ma corre la speculazione vera o presunta

amuchina

E’ una corsa a comprare l’amuchina. In tempi di tregua venivano prodotti 8 milioni di confezioni ma ora in piena emergenza del diffondersi del coronavirus le richieste da parte dei cittadini sono aumentate a dismisura. L’Angelini Pharma, detiene la produzione dell’amuchina dal 2000.

Dal 2003 i prodotti con questo marchio sono stati commercializzati anche in Spagna e Portogallo ed Est Europa. Il prodotto disinfettante viene fatto in uno stabilimento ad Ancona. Oggi si stanno facendo gli straordinari per produrre maggiore quantitativo. Ma ci vuole il tempo necessario affinché sugli scaffali ritorni l’amuchina. Intanto la psicosi aumenta. Ma non bisogna esagerare e i cittadini devono assumere un atteggiamento civico.

Ma veramente il prezzo è aumentato?

Per evitare notizie tendenziose, l’amuchina prodotta da Angelini Pharma non ha avuto nessun aumento di prezzo da parte del produttore. Quindi se i consumatori hanno trovato aumenti sono dovuti esclusivamente dai negozianti che fanno leva sulla psicosi per guadagnare più soldi. Il prezzo base dell’amuchina non può variare perché  c’è di mezzo l’autorizzazione del Ministero della Salute.

L’Angelini Pharma per tranquillizzare i consumatori invita ad acquistare il prodotto presso i propri canali diretti di tutti i prodotti a marchio amuchina e il prezzo sarà quello del pre-epidemia da Coronavirus.

Cosa sta producendo di più

Angelini Pharma si sta concentrando sulla produzione di disinfettanti ed ha esternalizzato i detergenti. Non è la prima volta che la società va sotto stress per produrre più amuchina: è avvenuto per altre epidemie come la SARS nel 2000 oppure con il colera.

Conoscere la storia dell’amuchina

L’amuchina ha oltre 90 anni e il primo utilizzo è stato per combattere la tubercolosi. Durante la seconda guerra mondiale, fu utilizzata per la disinfezione dell’acqua da bere. Il boom si è avuto quando il prodotto è stato utilizzato per la disinfezione delle macchine per dialisi e per la dialisi peritoneale. Per un utilizzo più recente è usato per la purificazione dell’acqua da bere e soprattutto di frutta e verdura.

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