Con il mare di miliardi in arrivo, questo titolo di Stato volerà

Btp

Quando l’accordo nell’Eurogruppo arriverà, e arriverà perché altrimenti addio all’Euro, per i titoli di Stato italiani sarà una festa. Per l’Italia potere contare su miliardi di soldi in arrivo dall’Unione Europea, significherà frenare le conseguenze nefaste del coronavirus sull’economia. Sarà una boccata di ossigeno per i titoli di Stato. Con il mare di miliardi in arrivo, un titolo di Stato in particolare volerà. Vediamo qual è e perché.

Con il mare di miliardi in arrivo, questo titolo di Stato volerà

Diamo per scontato che l’Eurogruppo trovi la soluzione per riuscire a smobilitare i 500 miliardi. Che sia attraverso gli Eurobond oppure con il MES, il meccanismo europeo salva stati, le prime a beneficiarne saranno le economie di Spagna e Italia. Lo spread, che già oggi è in calo rispetto a ieri (gli operatori danno per scontato l’accordo), scenderà ulteriormente. Tutte le obbligazioni a tasso fisso se ne gioveranno, soprattutto quelle governative come i Buoni del Tesoro Poliennale. Tra questi c’è n’è uno che salirà più di tutti, il BTP scadenza nel 2067

Prezzi pronti a schizzare verso l’alto

Con il mare di miliardi in arrivo, questo titolo di Stato volerà. E’ Il BTP 2067. In questo momento è il titolo di Stato con la scadenza più lontana e quindi quello più a rischio rimborso. Non è un caso che sia il BTP che ha il rendimento più alto in assoluto. Per questo gli effetti delle variazioni dei tassi, e anche dello spread BTP-Bund, incidono fortemente sulle sue quotazioni. Più lo spread è basso e più i prezzi salgono. E viceversa.

A febbraio prima dello scoppio della crisi, quotava sul MOT, il mercato delle obbligazioni di Borsa italiana, a 121 centesimi. Il 18 marzo, dopo un mese, ha segnato un minimo a 92 centesimi. Oggi quota a 104 centesimi.

Con l’accordo dell’Eurogruppo sui fondi, i prezzi schizzeranno verso l’alto. Un primo segnale arriverà dal superamento dei 106 centesimi, con target 110 centesimi. Ma la definitiva inversione rialzista sarà con una chiusura, meglio se settimanale, oltre i 110 centesimi. Con target i massimi di febbraio a 120 centesimi

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