Comprare o vendere un titolo con multipli elevati?

Comprare o vendere un titolo con multipli elevati? Andiamo ad analizzare il caso di HERA.

Innanzitutto ricordiamo che cosa si intende per P/E. Esso esprime quanto gli investitori pagano per ogni 1 euro di utile dell’anno precedente. Ad esempio, un P/E di 10 vuol dire che gli investitori pagano 10€ per ogni 1 euro di utile dell’anno precedente.

Nel caso di HERA, allo stato attuale il P/E è pari a 17,3, un valore identico a quello del settore di riferimento. Da questo punto di vista, quindi. il titolo è correttamente valutato. E’, invece, leggermente sopravvalutato rispetto al mercato italiano che ha un P/E pari a 15,7.

Più alto è il rapporto P/E, più alto è il prezzo di un’azienda rispetto ai suoi guadagni finali. Questo non è un bene o un male di per sé, ma un P/E elevato significa che gli acquirenti hanno una buona opinione delle prospettive dell’azienda, rispetto alle azioni con un P/E inferiore.

Probabilmente il fattore più importante per determinare su quali P/E una società negozia è la crescita degli utili. La crescita degli utili significa che in futuro la ‘E’ sarà maggiore. Ciò significa che anche se l’attuale P/E è alto, si ridurrà nel tempo se il prezzo delle azioni rimane piatto. Un P/E inferiore dovrebbe indicare che il titolo è a buon mercato rispetto ad altri – e che può attrarre acquirenti.

Hera ha visto gli utili per azione peggiorare del -9,3% l’anno scorso. E negli ultimi cinque anni ha aumentato i suoi utili per azione del 16% all’anno.

Non dimentichiamo che il rapporto P/E considera la capitalizzazione di mercato. Pertanto, il sistema di valutazione non riflette la liquidità o l’indebitamento della società. La stessa società meriterebbe ipoteticamente un rapporto P/E più elevato se avesse un bilancio forte, che se ne avesse uno debole e con un forte indebitamento, perché un’azienda in attivo può spendere per la crescita.

Tali spese potrebbero essere buone o cattive, a lungo termine, ma il punto è che il bilancio non si riflette in questo rapporto.

L’indebitamento netto di Hera è pari al 59% della sua capitalizzazione di mercato. Se volete confrontare il suo rapporto P/E con altre società, dovete assolutamente tener presente che ha un debito significativo.

Conclusione: Hera ha un P/E di 17.3. Questo è superiore alla media del mercato IT, che è di 15,7. Con un debito significativo e una crescita piuttosto modesta dell’EPS lo scorso anno, gli azionisti puntano su un miglioramento duraturo.

Per i lettori interessati agli articoli precedenti e alle quotazioni del titolo si rimanda al seguente link.

Comprare o vendere un titolo con multipli elevati: analisi grafica e previsionale sul titolo HERA

Il titolo HERA (HER) ha chiuso la seduta del 10 giugno a quota 3,364€ in rialzo dello 0,06% rispetto alla seduta precedente.

Sul titolo è in corso una proiezione rialzista, time frame giornaliero, che non ha più ostacoli lungo il cammino che porta verso il I° obiettivo di prezzo in area 3,4287€. Una chiusura giornaliera superiore a questo livello aprirebbe le porte a una continuazione del rialzo fino al II° obiettivo di prezzo in area 3,6718€. La massima estensione del rialzo in corso, invece, si trova in area 3,9139€ (III° obiettivo di prezzo).

I ribassisti potrebbero riprendere il sopravvento con chiusure giornaliere inferiori a 3,2805€.

HERA: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

HERA: proiezione rialzista in corso sul time frame giornaliero. La linea blu rappresenta i livelli di Running Bisector; la linea rossa i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione.

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